Kukuisuf (Ahimè!)
Haberi
(La notizia)
“Scutari testimonia di essere la culla della cultura, dell’armonia tra le religioni…” potrebbe iniziare il reportage di un giornalista.
Scutari è diventato un cantiere di costruzioni o di investimenti… questa città è stata distrutta dai socialisti (nonostante non ebbero mai un comune o un deputato per farsi sentire)”, un altro vicino la maggioranza.
Mentre i giornalisti in opposizione potrebbero intitolare il reportage, massimo:
“Si richiede l’apertura delle urne, gli ex-alluvionati sono di nuovo alluvionati”, o qualche sciocchezza del genere.
Niente più di questo ho letto in questi 20 anni, eccetto un articolo di Arben Çokaj, intitolato qualcosa come: “L’Istanbul brucia, la puttana si pettina”.
Nessuno ha parlato di costruzioni illecite, il saccheggio del tesoro di Scutari, dove le persone hanno caricato i soldi in macchina nel bel mezzo della giornata, e vi sono dei nomi nei dossier, della pedonale per la quale sono stati spesi oltre 800 milioni di Lekë e sono state messe delle mattonelle terribili, e che dovresti sceglierti la strada per non bagnarti in qualche buca, per gli appalti che li vincono le stesse quattro persone, per la distruzione del centro della città, per lo sfruttamento del potere da parte della politica in funzione all’arricchimento, per le costruzioni che con le loro ricchezze hanno impoverito la popolazione e distrutto la città, per lo spaventoso fenomeno dei temi e dei nomi particolari.
Non vale la pena discutere del “Perché”, poiché le redazioni qui a Tirana sembra siano più contente a prendere gli articoli semplicemente come farina per poterli cucinare da soli, mentre i media locali sono in mano ad alcuni proprietari che non sanno un bel niente del principio della professionalità e in abuso alla sacra professione, come travestiti, dalla paura degli affari sporchi, usano anche la carta del giornalista. Altro sono, dunque, e per altro si danno. Sono ignoranti e si vantano come giornalisti, sono accusati ed accusano oppure pettinano la coda agli altri. I giornalisti sono nella loro morsa.
Forse i veri travestiti li ascolta qualcuno, ma di questi non importa a nessuno, eccetto alcuni ignoranti come deputati, sindaci in tempi di elezioni, per dargli lo spazio per le cretinate, le prossime menzogne.
Sembra, dunque, che anche la fobia di innalzare i media al livello richiesto dal pubblico, senza pretendere ad ogni costo sul trono della libertà, come sta solo il giornale “Shqipëria Etnike”, dove non vi è un unico caso nella sua vita di 10 anni, che non abbiamo pubblicato almeno un articolo a causa delle pressioni politiche, criminale o mafioso, non può in nessun modo appartenere ad un vero e proprio obiettivo, ma ad uno scopo fissato per proteggere gli affari sporchi nelle costruzioni, nei casinò o il guadagno dei soldi facili e senza morale fino al guadagno con i diplomi. Un tale fenomeno dove le università vendono i diplomi e sfruttano anche le debolezze del sesso per vendere gli esami, è più che evidente, concentrata anche in mani che funzionano grazie alla brutta influenza nei media.
Sabahi 
(La mattina)
Solo alcune persone tese ad imparare molto, conoscono il significato di questa parola. Qui, alle “porte” di Scutari, presso la Chiesa della Madonna, un volatile, più antico dell’uomo, poiché dio lo creò il quinto giorno, mentre l’uomo lo creò il sesto, la civetta sulla pigna, emette il suo suono. A pochi metri più in là vi è la Moschea del Piombo, un monumento di cultura, costruita nel 1773, e sommersa nell’acqua ogni anno fino oltre la metà, mentre dal suo esterno sembra gocciolare del piombo come argentato, per le persone che leggono anche la civetta, che secondo la leggenda, a Scutari, una sorella dopo esserle morto il fratello, Isuf, divenne un uccello e da chissà quando, canta al fratello. Questo uccello, notate, ripete ogni giorno il suo rituale sopra il tetto, sull’antenna della TV, ovunque. Ha ragione. La civetta continua a piangere per suo fratello, ma a coloro che ascoltano anche l’uccello sembra che la civetta imparerà anche il verso: “Ahimè! Scutari”, se la reazione cittadina continuerà il suo letargo.
Akshami
(La sera)
Si, si! I scutarini oggi si vantano solo con quello che gli ha dato la natura e con le storie del passato, ma mai con il loro lavoro e futuro. Le competenze nel dirigere e decidere sono passate a coloro che si sono arricchiti solo dei soldi delle banche rapinate, dalle costruzioni illecite o dal alterazione delle proprietà pubbliche.
Quando cade la sera (akshami), nessuno può fare un giro con la sorella a fianco per la città, libero, senza alcun timore. Se il fratello fa tardi la sera senza chiudersi in casa, c’è una sorella che si preoccupa. Se un padre fa tardi la sera, c’è una moglie e dei figli che aspettano. Una madre prega per il figlio che ritorni sano e salvo, perché la notte a Scutari è straniera, appartiene dunque al crimine, al ladro.
Non è cosi?
Se è cosi, allora ditemi se ha ragione la civetta a continuare a chiamare Isuf? Nella regola d’oro della libertà umana fa parte il morale, il quale anche la civetta ce l’ha più alta di quelli i qualli cavano gli occhi il fratello al fratello, la sorella alla sorella, il deputato al deputato, per questioni di proprietà, potere, guadagni sporchi, permessi di costruzione, appalti, posizioni non meritate, impossesso di proprietà pubbliche…
Alcuni credono a Dio, altri al Diavolo.
Ma, chi è più potente a Scutari? Dio dice: “Lavora quanto che puoi e ti aiuto”. E quelli che lavorano sono pochi. E il Diavolo, che dice? “Seguitemi, occupate proprietà, stiate vicini ai miei figli, agli uomini di potere, ai politici, prendete gli appalti e rubate quasi tutti i soldi. In tempi di campagne rubate i voti, rapinate le banche e i tesori che nessuno investigherà finché avrete l’appoggio politico.”
Un piccolo Diavolo, basso come un nano, vicino al potere nell’Olimpo, si dice abbia molte proprietà a Scutari. Si distingue per grandi ricchezze, grande culo, grande testa e grande arroganza. Questo nano, che si dice abbia rubato anche voti, si dice abbia i tentacoli anche nel Nord ed ha afferrato serie problematiche e che in una futura investigazione si possono sequestrare grandi ricchezze. Di chi? No, non è stato dato nome, anche se uno stato occidentale, ha rifiutato il visto ad un “boss” a Scutari. Questo amico del boss in caduta li in cima all’Olimpo, stranamente potrebbe distinguersi per quattro fatti: grande rapina, grande banda, grande media, e superbia.
Molto, dunque, è in servizio all’arricchimento ed al crimine, facendo di tutto per uccidere la libertà di parola, la democrazia, la possibilità di una reazione intellettuale dei cittadini. Che venga ucciso haber (la notizia), sabah (la mattina) e aksham (la sera).
Solo la civetta non hanno potuto ucciderla pagando un killer.
Essa canta ad essi da sabah (mattina) ad aksham (sera).
Sokol Pepushaj
Macedonia: In 4 settimane si allontanano 3000 albanesi di Kumanova. Chiedono asilo in Belgio
I dirigenti delle agenzie turistiche affermano che il numero degli albanesi che si sono allontanati nelle ultime quattro settimane è di circa 3000. Solo questo sabato, da Kumanova sono partiti 3 autobus verso il Belgio. “Vado in Belgio per ottenere migliori condizioni di vita, poiché qui non c’è più lavoro. Sono 32 anni che cerco lavoro, e niente. Per questo siamo obbligati a partire”, dice un cittadino di Sllupçan, mentre aspettava l’autobus per partire verso il Belgio. I cittadini hanno informazioni che li possono ottenere lo status del rifugiato, quanto sono esatte queste informazioni non si sa, ma la disoccupazione ha influenzato affinché le persone cercano vie d’uscita, senza sapere quello che li aspetta. L’allontanamento verso i paesi dell’UE si sono notati anche nelle scuole. Si rende noto che oltre 100 alunni della regione di Kumanova hanno abbandonato la scuola ormai. “Nella regione di Kumanova e Likova, oltre 110 alunni non continuano le lezioni. 12 di loro hanno ormai preso la lettera di trasferimento, mentre altri non si sono presentati a scuola per settimane. Questo fatto è triste ed allarmante. Noi stiamo seguendo la situazione con cura, ma non possiamo fare niente poiché la grave situazione economica e la rimozione dei visti ha portato a questo”, dice Etem Xheladini, presidente della Lega degli Insegnanti Albanesi a Kumanova. Si rende noto altresì che i cittadini che si allontanano vendono le cose di valore ed il bestiame. Nelle argenterie di Kumanova, si dice che non vi è mai stato prima cosi grande interesse a vendere gli oggetti d’oro. Dall’altra parte, nel Ministero degli Esteri a Scopie si dice che vi è la possibilità che tutte queste famiglie allontanate da Kumanova, ritornino dopo alcuni mesi poiché la Macedonia ha un accordo con l’UE per il rimpatrio, il che sottintende la non ammissione degli esilianti. Con la rimozione dei visti, secondo i dati ufficiali, verso i paesi dell’UE hanno viaggiato circa 150 mila cittadini, 30% dei quali non sono rientrati.
ALBANIA UGPV invitato per l’adesione nella Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ)
L’ Unione dei Giornalisti Professionisti del Nord (UGPV Albania) è sul punto di raggiungere un traguardo davvero importante. L’ unica associazione dei giornalisti nello spazio geografico da Tirana in su, è solo un passo di distanza da far’ parte della Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ).
Dopo gli contatti realizzati da qualche tempo, è stato proprio la Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ), che attraverso la signora Renate Schroeder co-diretrice per IFJ in Europa, Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) che ha formalmente invitato UGPV Albania per l’adesione in questo organismo molto importante, di giornalisti di tutto il mondo.
L’ invitto di IFJ è venuto dopo che questo organismo ha conosciuto l’ attività della UGPV Albania dalla creazione del 5 dicembre 2002 ad oggi; con la dedizione mostrata sulla protezione dei giornalisti albanesi e dei loro diritti, ma anche la reputazione creata durante 8 anni di attività .
Dopo un ulteriore esame da parte del segretario generale IFJ Aidan White, l’applicazione della UGPV Albania passerà per l’approvazione del Comitato Esecutivo IFJ. Dopo l’ampio riconoscimento e la reputazione stabilito dalla UGPV in Albania e nei paesi vicini, viene il riconoscimento e l’ adesione nel organismo piu importante dei giornalisti del mondo IFJ ed è un altro grande risultato e molto importante.
Va osservato che la Federazione Internazionale dei Giornalisti rappresenta 600.000 giornalisti provenienti da 100 paesi del mondo. E ‘stata fondata nel 1926, per essere riformata nel 1946 e di venire nella forma che ha oggi nel 1952. Attualmente presidente della IFJ è Jim Boumelha, in quanto rappresentante del Unione Nazionale dei Giornalisti per la Gran Bretagna e l’Irlanda, eletto nel Congresso IFJ in Russia nel maggio 2007. Dopo pochi mesi, si riunirà in Spagna prossimo Congresso, che avrà come tema principale il futuro del giornalismo.
Ufficio Stampa
UGPV Albani |