koka

Nr. 140 / 4 shtator 2010

aluk

 

Viviamo un anno come Dritan Prifti

Ieri, presso l'osteria del Comune di Scutari, il mendicante di ogni giorno, siccome nessuno gli dava niente, gridava: "Abbasso i comunisti, non voterò mai più per loro...", ed elencava nomi di politici come Skender Gjinushi, Bashkim Fino, Ilir Meta, Gramoz Ruçi, Sali Berisha...
Quest'uomo che parla benissimo e conosce da vicino questi e molti altri, pare che siano nove anni che non percepisce uno stipendio, poichè nel 2001 dice di essere stato licenziato per motivi politici dai comunisti di Nano. Egli è fiero di aver partecipato nel 1997 nel blocco stradale del Premier di allora, Bashkim Fino a Bushat. Egli è molto fiero di avere una foto con quasi tutti i membri del governo attuale, ma foto di molti anni fa, che non gli danno da mangiare. Anche la grande Medaglia dell'Ordine di Coraggio, accordatogli dall'ex-Presidente Sali Berisha, lo scambierebbe con 100 Lekë.
Egli non assomiglia agli altri mendicanti che posano il fazzoletto e tendono la mano, ma rimpiange tutti gli anni di transizione anche "i savi" sull'Olimpo. Nonostante questo, quest'uomo, questo bar, molte persone, tutta Scutari sono testimoni di quando è stato saccheggiato il tesoro a Scutari in pieno giorno, mentre in questa osteria venivano fatti i progetti su come privatizzare i terreni della riva del mare, secondo i meriti politici, quando fogli bianchi venivano riempiti, pieni di errori ortografici, per prendere un diploma universitario, quanpriftido si usavano tutte le parolacce contro Ilir Meta, e Fatos Nano veniva assaltato con pomodori e uova, quando veniva preso in ostaggio il prefetto ed il politico dichiarava in TV, sotto la minaccia delle armi, la degradazione del suo partito, quando in nome della democrazia venivano presi i giornali agli venditori ambulanti, e venivano bruciati, quando venivano saccheggiate le banche, si sparava ad un giudice perché non aveva liberato tre ore prima un criminale, poiché non potevano aspettare siccome dovevano andare a mangiare il pesce a Shirokë...
A questo mendicante non serve più né la medaglia, né il diploma. Non è questa, però la sua grande rabbia, poiché non avendo il diploma delle elementari e della maturità, ha preso tanta cultura in un corso presso il boschetto di Durrazzo, da conoscere se stesso. Egli è arrabbiato per i suoi compagni con meno istruzione e cultura che dicono di essere nei posti dei dirigenti, addirittura deputati. Di giudici e avvocati, poliziotti e consiglieri comunali ve ne sono tanti di questi, addirittura con la cartella medica come schizofrenici, cosi che se colpiscono, feriscono o uccidono qualcuno, sono giustificati davanti alla legge.
Presso questo bar del Comune di Scutari senti molte stranezze. Un architetto racconta che nemmeno l'edificio del Municipio di Scutari è registrato presso l'Ufficio del Catasto. Nemmeno quello della Prefettura. Pochi mesi prima hanno fatto uno scambio degli edifici, la Prefettura diventa Municipio e viceversa. Gli impiegati del comune ed i consiglieri eletti non fiatano, nemmeno quelli della Prefettura. Queste due istituzioni non dipendono, come tempo fa, dal partito. La legge indica chiaramente le posizioni. Il Comune è di locale amministrazione, mentre la Prefettura appartiene all'amministrazione centrale. Nemmeno i consiglieri e gli impiegati sono dello stesso partito. Ma a chi interessa la legge a Scutari? Sia le persone che gli edifici sembrano uno, come le forze politiche, di destra o di sinistra, superiori o inferiori. In questo caso si, se è cosi. Perchè la legge è chiara, il cambiamento di proprietà richiede alcuni documenti e tariffe da versare nell'arca dello stato, secondo il valore dell'edificio.
Ma, torniamo al mendicante, il modello perfetto del fare politica a Scutari. Egli non chiede tanto, come quelli che hanno fatto milioni di Euro dal nulla o dal saccheggio del tesoro e delle banche. Tende la mano per 100 Lekë per il sigaro e maledice il destino per l'ingiustizia, perché non è proprietario di una TV, poiché solo intorno a questo bar ce ne sono tre del genere. Egli chiede anche 50 Lekë per il caffè e di nuovo maledice il cattivo destino per non essere il proprietario di un grande albergo di almeno cinque stelle.
Non chiede dunque l'impossibile, poiché tali paradossi ci sono stati, addirittura tanti. Per lui tutti sono dei farabutti, mentre riconosce di essere un onesto democratico. È convinto che i comunisti come Ilir Meta gli hanno creato problemi con Berisha.
Non so perché quest'uomo sembra un vero eroe della politica a Scutari, un modello della civiltà, perchè ha il coraggio di chiedere, diversamente da coloro che camminano come normali per le strade di Scutari, ristrette dalle osterie, poichè ha tanta logica da darti ancheil titolo dell'articolo.
Quando il mendicante parla cosi, per te il tema è pronto, e dici:
-Che cosa ha di più degli altri, non una grande testa della scienza, ma un Dritan Prifti che in un anno con una sola impresa, senza stipendio o altri redditi, aggiunge sul suo conto bancario 1 milione e 800 mila Euro?
Egli è semplicemente un albanese come tutti gli altri, padre di tre figli, che ha preso carico della responsabilità del Ministro dell'Economia, del Mercato e dell'Energia, per servire alla meglio agli albanesi. Nessuno dice niente delle ricchezze degli altri, perché siamo in democrazia, in questo sistema che la genesi di questo ministro non prende affatto in considerazione.
L'uomo medio lo sa che il Presidente degli Stati Uniti ha uno stipendio annuale di 400.000 Dollari, o circa 320.000 Euro. Togli a questi soldi quanto previsto dalla legge per le banche o altre spese ed a fine anno ha un reddito minore di Dritan Prifti con una sola impresa. Ma che cos'è Barack Obama, George Bush, Bill Clinton, o cos'erano John Fitzgerald Kennedy, Abraham Lincoln, George Washington, di fronte ad un ministro come Dritan Prifti?!
Perciò questo mendicante a Scutari è il modello della politica e del governo quì da noi, non solo per il capoluogo del nord, ma fino a Konispol; perciò questo mendicante ha il diritto di pretendere TV locali, alberghi con tante stelle, costruzioni ed appalti. Come inizio chiede semplicemente di riempire la pancia, dopo pochi minuti di ricordare i tempi felici e dopo un po avere delle ricchezze, come quelli che lo fecero dal nulla.
Quando Dritan Prifti lascia alla coda del cammino economico anche i padri della nazione americana, non solo George Washington, ma anche questi di oggi, tutti gli albanesi possono avere delle pretese, almeno dieci volte più degli americani. Solo se per un anno nella vita vivessero come Dritan Prifti, dobbiamo moltiplicare 1.800.000 Euro con 4.200.000 albanesi e vediamo poi se l'America si paragona a noi. Questo lo possono fare tutti coloro che sanno fare le moltiplicazioni. Allora, normalmente anche il mendicante avrebbe le TV, i palazzi, gli alberghi e le piscine.
Un anno, dunque, se soltanto un anno gli albanesi vivessero come Dritan Prifti, senza pretendere come i più grandi di lui! Dritan è piccolo di fronte ad altri, semplicemente la punta dell'iceberg.

Sokol Pepushaj

L'altra ipocrisia: viene ricordata Madre Teresa, ma non la sua opera!

Da anni, alcuni stati dei Balcani stanno attirando verso essi il simbolo mondiale di Madre Teresa. Nonostante sulla platea del Premio "Nobel" che Gonxhe Bojaxhi ricevette nel 1979, e dichiarò di "avere sangue albanese", le sue dimensioni fanno si che la sua immagine susciti "una guerra fredda" tra alcuni stati. In questa gara si distingue il confronto Albania-Macedonia, siccome il luogo di nascita di Gonxhe Bojaxhi era Skopje, nonostante i genitori erano albanesi, puri cattolici. In questa gara, i paesi si esaltarono cosi tanto che tentarono il rimpatrio della salma della Beata nei paesi rispettivi. Quello che la Macedonia intende organizzare nell'occasione del centennario della nascita di Madre Teresa non è molto importante, come non dovrebbe importarci di quello che potrebbero organizzare altri paesi. Concentriamoci al nostro paese che da più di venti anni ormai, tenta di approfittare dalla grandezza del nome e dell'opera di Madre Teresa.
I giornali del 26 agosto 2010 rispecchiavano in modo dettagliato le attività nell'ambito dell'anniversario della Beata Madre Teresa. Solo una santa messa commemorativa nella cattedrale di Laç Vau-Dejes, si può considerare un desiderio di Madre Teresa avverato nell'suo 100° anniversario. Tutte le altre cerimonie sono di protocollo, lontano da quello che Madre Teresa riflesse nella sua vita: la vita semplice personificata al meglio dall'epigrafe "niente per me". Detto diversamente si sta cercando di approfittare nuovamente dalla Beata senza dare importanza a quello che ha fatto Gonxhe Bojaxhi, quello che oggi è mondiale, Madre Teresa: la sua missione quasi divina! La vita di Madre Teresa sin dagli inizzi della sua consapevolezza è stata disegnata dall'aiuto e la devozione ai poveri, i malati, le persone bisognose. Nel 1989, in una visita all'Ospedale di Tirana, Madre Teresa si rifiutò dolcemente di assaggiare un piatto di uva scelta, dopo essere uscita dalla mensa dell'ospedale, dove molto saviamente aveva notato che il frutto tanto desiderato a quel tempo dagli albanesi, mancava. "Non possiamo mangiare prima degli ammalati", aveva risposto con tanta saggiezza Madre Teresa a suo tempo. Anche il valore monetario del Premio "Nobel" ricevuto nel 1979, andò a favore della sua nobile ed umana missione. Vi sono soltanto due stelle nella galattica col nome Madre Teresa, ma che riflettono quello che la persona comune riportava sotto l'ispirazione divina.
Se il budget della sanità albanese aumentasse quest'anno prevedendo ospedali, centri di sanità ecc., se venisse programmata la costruzione o almeno la ricostruzione degli orfanotrofi, dei centri per gli anziani; si si prevedesse l'allestimento delle strutture per la reabilitazione degli alcoolizzati, i drogati; se venissero costruite scuole ed asili per bambini, ai quali mancano oppure devono camminare tanti chilometri per istruirsi, se vi fossero delle azioni concrete per allontanare dalle strade i bambini che vendono in nome della diminuzione della povertà, si venisserò allontanati dalla strada i mendicanti, e se si rendesse possibile l'istruzione dei bambini chiusi dalla faida, solo allora avrebbe senso la commemmorazione di Madre Teresa ed il mandare avanti della sua nobile ed umana missione, anche se lei non vive fisicamente.
Sono convinto che anche la stessa Beata non sarebbe daccordo semplicemente con l'inneggiamento in questi tempi al suo nome e la sua opera, se non venisse dato più importanza alla sua missione nella vita terrestre. Madre Teresa non ha voluto la fama, e crediamo che non la preferisce nemmeno lì in paradiso. Essa l'ha sempre seguita ovunque, ma anche quando era malata voleva affidarsi nelle mani di Dio, poiché molti dei malati da lei assistiti non potevano avere il trattamento medico da lei ricevuto. Madre Teresa a oltrepassato le dimensioni umane. È stata proclamata Beata dalla Chiesa Cattolica e presto sarà anche Santa. Abbiamo cercato di approfittarne sal suo nome mentre ancora in vita, stiamo facendo lo stesso anche adesso che è in paradiso. Qualcuno si vergognava ad avere il busto di Madre Teresa all'entrata della città, soltanto dal fatto che poteva chiamarsi "la città di Madre Teresa"?!
In questo anniversario si parla tanto dell'albanese più famosa di tutti i tempi, che ormai appartiene ad ogni nazione, a tutta l'umanità, addirittura all'eternità. Della sua nobile ed umana missione, mandata avanti dalle Suore di Madre Teresa, nessuno si è ricordato, almeno nell'Albania del 2010.
Blerti Delija

 

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Kthehu tek nr.140