koka

Nr. 143 / 13 shkurt 2011

aluk

 

I litigi stanno impoverendo l'Albania

Ilir Meta, questo cavallo che porta l'Albania nel burrone
I piccoli partiti, ombre della culla della fiducia che fecero oscillare la fiducia espressa col voto, cambiarono le cose e le strade da quasi bene a quasi molto male. Un partito che riempì di baci o soicalisti estremi nelle elezioni parlamentari del 28 giugno 2009, qundi MSI di Ilir Meta, ha scosso l'identità nazionale provocando delle situazioni politiche ed economiche tanto calde, da portare metà degli albanesi per le strade, contro l'altra metà, coprendo di baci gli oppositori dei loro elettori, provocando sanguinanti agitazioni...
Il vizio, la sottomissione, il servilismo, l'arroganza sul piano della debolezza sociale, lungo le realtà e le crisi, continuano a sottomettere le anime di tutti gli albanesi, in questi tempi pieni di scontri, con video-truffe del ex Vicepremier Meta, con un linguaggio di strada mentre i dirigenti dello stato insultano addirittura le nonne e bisnonne, minacciando l'esistenza e vaghi rapporti con la vita che Dio ha dato agli uomini.
Sembra abbia subito una crisi d'indentità nazionale. L'aggravarsi delle problematiche, sempre da coloro che diriggono il punto crociale delle problematiche, provoca impoverimento e litigi, governo instabile, fino ad oggi si è svolto in un terreno fertile, dovuto forse anche al fatto del loro mancato confrontars con la fonda1mentale essenza di ogni popolo, la libertà di espressione e l'aumento del benessere economico. I piccoli partiti, ombre della culla della fiducia che fecero oscillare la fiducia espressa col voto, cambiarono le cose e le strade da quasi bene a quasi molto male. Un partito che riempì di baci o soicalisti estremi nelle elezioni parlamentari del 28 giugno 2009, qundi MSI di Ilir Meta, ha scosso l'identità nazionale provocando delle situazioni politiche ed economiche tanto calde, da portare metà degli albanesi per le strade, contro l'altra metà, coprendo di baci gli oppositori dei loro elettori, provocando sanguinanti agitazioni e perdita di fiducia e di vite proprio a coloro che avevano votato Meta del partito.
Su questo piano non biasimerei nemmeno Sali Berisha che con Ilir Meta ha la maggioranza dei voti parlamentari, e nemmeno Edi Rama che, a causa di Ilir Meta, ha argomenti di protesta, e nemmeno gli internazionali che non possono unire due rive di estensione e fusione di strada senza senso, mentre le loro spalle, oltre al governo e non governo, reggono anche costi finanziari molto alti per una violenza d'uso anche di queste poche ricchezze che possediamo. Le proteste dell'opposizione come testamenti di distruzione della psicosi, dei rapporti dell'Albania con il mondo civile, come ostilità del socialista col democratico, quindi dell'albanese con l'albanese per proffitti, non solo dal potere come guida verso l'arricchimento del movimento dalla strada verso il potere, stanno portando la logica verso le norme di anormalità.
L'Albania sembra essere sul carro tirato da Ilir Meta. Egli tirò il potere verso Berisha. Egli tirò l'opponenza verso l'ira. Egli fece scontrare le istituzioni costituzionali. Egli, con le dichiarazioni rilasciate, due al giorno, s2embra essere ancora Vicepremier.
Il rischio che si diffonde quando gli albanesi cavalcano lunghe strade per radunarsi è impressionante. In una protesta vengono uccisi tre innocenti. In un caso, quando radunano 100.000 albanesi, la perdita è colossale. Il protestante attacca, chi è al potere si difende. Lungo fiume di mentalità e profonda fossa di diretti effetti economici devastanti.
Lasciare la famiglia, per esempio a Korça, per andare in protesta a Tirana, oltre agli altri guai e la perdita della giornata di lavoro, ci vogliono anche tanti soldi. Insomma, 100.000 protestanti hanno un danno economico quanto guadagnano 100.000 europei al giorno. Aggiungi quì la perdita della parte che si difende. Perdite dell'Albania, del tuo paese. Il punto culminante di posizione della classe politica sinistra contro l'ordine esistente, sono stranamente alcuni piccoli partiti, senza elettorato, ne autorità. Skender Gjinushi, Paskal Milo, Spartak Ngjela, Dashamir Shehi... per i quali, il loro dito costa più caro della vita degli elettori. Immaginiamo poi il prezzo di una sedia per loro. Tanti rifiuti gettati per strada dalla destra si sono posizionati alla sinistra e tanti rifiuti della sinistra sono nella formazione della destra. Sono anche molto attivi. Soltanto dal PS a Scutari si sono spostati 29 membri, per unirsi a Ilir Meta. Trovi più mosse del genere e di questa qualità da parti a partito, che apertura di nuovi posti di lavoro.
Da quì sorgono anche le sfrenate sovrapopolazioni delle piazze, le tensioni e le passioni. Per un magazzino, sia Ilir Meta, di cui conseguenze sta soffrendo questo governo e questa maggioranza, questi socialisti e questi democratici, questi bravi albanesi che non meritano l'esclusione della possibilità di vivere la vita da uomini, da europei.

Sokol Pepushaj

aluk

Kthehu tek nr.143