nr. 30 / 27 gusht 2002
Il morale socialista
dell'amministrazione del Primo Ministro Nano -Dalle cosce scoperte alle situazioni eccitanti- Fatos Nano, l'uomo dei stupori politici, il
più particolare esemplario che la classe politica Albanese abraccia
nella sua essenza, non accetto di venire a capo dell'esecutivo Albanese, dopo
aver fallito di essere il numero uno dello stato. La politica diversa del
Primo Ministro Fatos Nano, assieme alla rotazione in quasi tutta
l'amministrazione dello stato, all'inizio nelle strutture della guida dello
stato, fù accompagnata anche da un regolamento interno, il quale
fù caratterizzato da varie discussioni e ragionamenti, dove il primo
posto della mania delle parole èra occupato dalla media. Qeust'ultima,
essendo presentatrice delle accuse fatte a vicenda, dell'opposizione per
l'immoralita di Nano, non poteva spostarsi dal bastione principale della
battaglia con il dibattito, sorto dall'istallarsi socialista
nell'amministrazione guidata da Nano. Questo regolamento il quale obbligava
l'amministrazione dello stato ad avere un abbigliamento degno delle
istituzioni, fù posizionata prima di tutto nel vicino staff di Nano,
per poi seguire in tutte le istituzioni da lui dipendenti. Nel frattempo
appare una nuova norma di morale, in modo più concreto, il morale
socialista. Al morale socialista, promosso tramite questo regolamento,
dovevano ubbidire tutti, cominciando dal personale di pulizia, le guardie del
corpo, fino al Primo Ministro. Una cosa rimane all'oscuro, se sarà
permesso l'uso delle bevande alcooliche, quando si sanno le preferenze
sfrenate del Primo Ministro Albanese per il Whisky. Quello del quale viene
sparlato e che è da valutare è la garanzia che le mogli dei
capi d'amministrazione prendono da questa norma morale con la quale il Primo
Ministro Nano riparte per la quarta volta a capo dell'esecutivo Albanese.
Fermiamoci a quello che non è permesso dal regolamento di Nano, per
l'amministrazione, fortemente dominata dalle donne e ragazze. Chiunque ha
avuto l'occasione di frequentare gli uffici dell'amministrazione dello stato,
contemplare la grazia delle donne e delle ragazze che rendono più
belli gli uffici dello stato Albanese, e perché no, accontentare i capricci
erotici dei loro capi, che sono in tanti casi protagonisti colti nell'atto,
ma non del disonore istituzionale. Questa insolita riforma promossa da Nano nello
stesso tempo introduce all'osservamento di
un'esperienza tutta nuova per l'amministrazione dello stato. Nano preferisce
prendere in mano la direzione dell'esecutivo Albanese con un regolamento del
genere, prima di tutto per riabilitare la sua autorità, per far
chiudere le bocce malvagie che non smettono di acusare Nano di
immoralità. Quanto sarà positivo questa mossa di Nano, quale
sarà il progresso morale che la sua amministrazione avrà nel
futuro, non si sà. Quello che deve essere preso come progressivo
è il sonno tranquillo che cominciano a fare le mogli dei capi
dell'amministrazione, e perché no anche Xhoana stessa, la giovane moglie del
Primo Ministro Nano, la quale si dice sia l'origine di questo movimento
morale che ha abbracciato la nuova amministrazione dello stato Albanese a
pezzi. Nano, togliendo le minigonne, i decolté, le canottiere, i vestiti
trasparenti dall'amministrazione dello stato, pensa di raforzare le norme del
morale socialista, ha il coraggio di pensare che in questo caso anche i capi
dell'amministrazione da lui guidata, diventeranno degli eunuchi. Quello che
si deve vedere, apparte ai commenti di strada, è lo scopo di Nano, che
con questo regolamento garantisce la bellezza feminile dell'amministrazione
qome una proprietà che deve appartenere soltanto all'amministrazione,
e non ha ragione d'essere una possibilità di fascino anche per gli
altri. In un certo modo, il nuovo regolamento messo da Nano riguardo al look
che caratterizzerà l'amministrazione dello stato è il diritto
legitimato da lui, che la bellezza afascinante sia proprietà di quelli
che la meritano. Quindi deve essere goduta esclusivamente da colui che ha
fatto degli investimenti per averlo e non dagli altri, che non hanno fatto
fatica. In lingua popolare, questo significa che i frutti li merita colui che
ha lavorato. In prima vista, niente è cambiato. Dalle
cosce scoperte siamo passati alle situazioni pià eccitanti, le cosce
nascoste, dalla "prostituzione" dichiarata, all'osservazione della
teoria di Froid, l'esperienza del piacere proibito. Molti di quelli che sono
stati toccati da questa riforma morale sono rimasti delusi, ma non possiamo
dire che è meno numerevole l'altra parte che ringrazia questa riforma
del morale socialista, in questa presunta onestà, che
caratterizzerà l'amministrazione di Nano. Editoriale di Albert Vataj, Sokol Pepushaj La corruzzione non ha paura
dai ministri, però i giornali "tremano" dai fatti: -Prendete
il ladro, che si è nascosto sotto la poltrona del ministro... Dopo la nominazione al posto del Ministro del Ordine
Pubblica, il sig. Luan Rama fece una conferenza stampa davanti alle medie
televisive e quelle scritte a Tirana, dove tra l'autorità della
posizione e la materia giornalista, la sua pomposità ci fece capire
che ce l'aveva sul serio; che avrebbe combattuto la corruzione che esiste con
il ponte di collegamento con i titolari della polizia. Avrebbe pulito tutti i
"gradi oscuri" e i "cappelli con polvere" ecc., ecc. Nel ruolo di un imbecille senza nervi, lo
crediamo, perché tutti i ministri quando si "inchiodano" il primio
giorno sulla poltrona, dicono cosi. Però l'esperienza
dell'ingrassamento ti invigorisce ciecamente e ti effemina inaspettatamente,
come spesso succede con i titolari proffessionalmente incapaci, ed
insaziabili, nella polizia. Qual'è il moto dei titolari nei dicasteri
nei posti chiave dell'ombra "nevralgica" della corruzione, la forma
o il discafimento della coscienza di uno stato corrotto, oppure incapace di
controllare i propri dipendenti??? Fermiamoci per un pò nell'osservare con
binocolo chiaro il più grande porto d'Albania, cioè nel porto
di Durazzo, dove si svolge insaziabile il contrabando del petrolio, e degli
altri oggetti che comportano l'elemento del termine "moderno"
contrabando. (L'abbiamo toccato molte volte nel giornale "Shqipëria
Etnike", questo fenomeno, me purtroppo ci siamo incrociati con miopi,
sordi e carrieristi di breve durata, ma questa volta il ministro, come un
ex-specalista del media, il suo senso descriverà l'intensità
"dell'elettricità" giornalistica). Questo contrabando, attualmente lo gestisce ed
organizza il sig. Astrit Kote (un ufficiale d'esercito) che è riuscito
a "non essere bocciato", sfidando molte riforme grazie alle
tangenti, i servilismi, avendo l'appoggio del direttore della polizia, il
sig. Eduart Makashi (pure lui un ufficiale d'esercito). E quelli che si
azzardano a dire qualché parola "sottovoce", riguardo ai sbagli e
le violazioni che sentono oppure vedono, subito affrontano delle pressioni,
ricatti di licenziamenti, oppure trasferimenti. Sembra che il Trinomio con i
militari venuti dall'esercito abbia trovato un rifugio di ferro dentro le
strutture della polizia. Cosi: Direttore di polizia; Capo del personale; Capo
del porto; sta funzionando a meraviglia. Nel loro nido possono entrare
soltanto quelli che sono pronti solo a "sponsorizzare". Attualmente
da parte loro è cominciata la campagna d'imbroglio con lo slogan:
"Siamo più forti che mai", mentre il Capo del porto, nel
caso della nomina di Luan Rama come Ministro dell'Ordine Pubblica, lo ha
"battezzato" come figlio della zia. Senza avere l'intenzione di
infangare il nome e la personalità delle persone sottomenzionate,
sotto la pressione del famoso Trinomio dell'esercito, è stato assunto,
violando tutte le norme e le leggi riguardo le funzioni del settore del
personale ed organizzazione. Sono stati assunti i poliziotti: Hasan Neza
(ex-poliziotto stradale, licenziato per violazioni), Gëzim Gjipali, Skënder
Thaçi, violando tutti i regolamenti della polizia Albanese, rimanendo
"funzionari" nella fiducia del Trinomio PPC
(polizia-politica-corruzione). In tale condizioni posso vedere com si svolge
il contrabando del petrolio, accompagnato da poliziotti, fino alla destinazione.
Quelli che per dovere devono proteggere, gestire e assicurare il porto, sono
pronti a vendere questo porto con tutto quello che vi è dentro e tutto
il governo, per un pugno pieno di soldi. E non soltanto il porto ed il
governo, ma anche la madre, la moglie e le figlie le possono vendere per i
soldi. Chiunque ha avuto l'occasione di entrare o passare per il porto,
potrà vedere chiaro il movimento delle macchine, i mezzi e le persone
in qualunque uscita entrata del porto, che può entrare con una mancia
in mano. E per chi è interessato, nelle tarde ore della notte, vede
apertamente il contrabando "protetto" dalle sirene della machina
della polizia. Se lasciamo il contrabando "viaggiare
tranquillamente", ed andiamo alla stazione di polizia, notiamo le lunge
code dei cittadini, che si spingono per manovrare con le liste per un
passaporto, o qualché altro documento. La corruzione non è come nel
caso del petrolio, ma esiste in altre forme, che fanno guadagnare e sono
denigratorie per la figura della polizia. C'è una corruzione e
discriminazione flagrante da parte del personale dei passaporti nella Polizia
di Durazzo. I cittadini fanno la fila per alcuni giorni, per poter mettere
dentro i documenti, e non ci riescono a farlo entro il tempo limite stabilito,
di 3-5 cinque giorni. Il poliziotto Seit Çerma, assieme alla persona dei
passaporti, che si chiamava Vilma..., faceva pressione sui cittadini,
gridando che li avrebbe buttato fuori dall porta. E le persone venivano
sostituite con altri che pagavano 100. 000 lek (vecchi), (soltanto per
metteri i documenti sulla lista d'attesa). La collaborazione continua con
intermediari civili, amici del personale dei passaporti. Lo stesso è
davanti allo sportello dell'ispettore della polizia Prendi Bezhani in collaborazione
con il capo dei passaporti Filip Çuko (il nipote di Lenka Çuko) dalla porta
davanti. Questo esce ogni 20 minuti davanti alla porta e crea la lista dei
"paganti di tasse", che la consegna a Prendi Bezhani. Dopo dividono
i guadagni del giorno, che variano tra i 2-3 milioni. Questo rituale continua
ogni giorno poiché i collegamenti a catena vengono rafforzati
dall'intercedere della forza politica al potere. I passaporti si possono
prendere anche per le persone non presenti, basta pagare da 1 milione e 200 fino
a 1 milione e 500 mila. La gente si arrabbia e dice: Ma questi sono
sfacciati, non abbiamo mai visto una donna più malvaggia ed
insaziabile nella polizia di Durazzo. Parlano certamente di Vilma, perché
è dapoco che è venuta nella polizia (direttamente nel settore
dei passaporti), dalla Grecia. Contrariamente a tutti i regolamenti e i
criteri sulle nomine (poiché lei viene dalla vita civile), il Ministerio
dell'Ordine dimentica che l'Accademia della Polizia a Sauk, da ogni anno i
diplomi a decine di poliziotti qualificati per
questo dicasterio. Per questi studenti che compiono i studi con buoni
risultati, non ci sono nomine nella polizia. Ci sono due casi incontestabili,
due persone che hanno finito i studi, lavorano come insegnanti delle
elementari. Poveri bambini, invece di imparare l'alfabeto, imparano
l'amarezza degli "insegnanti" delusi, che scrivono sulla tabella
con il distintivo del poliziotto: Prendete il ladro, che si è nascosto
sotto la poltrona del ministro.... Questi sono fatti, sig. Ministro. Se non
sei in grado di contrastare i collegamenti di corruzione nel partito del
quale fai parte, intervenga come giornalista. Non distorcere l'immagine del
giornalista assoluto che vete avuto nel "Zëri i Popullit". Voi lo
sapete benissimo che la corruzione non ha paura dai ministri, perché i suoi
collegamenti sono potenti da cervelloni, mentre i giornali tremano dai
fatti... Fatime Kulli |