nr. 36 / 3 dhjetor 2002
I collaboratori i Bin Laden in
Albania, Kosovo, Bosnia e Macedonia si stanno riorganizzando. Al Qaeda
comporta un rischio nei Balcani. Ancora oggi, dopo più
di quindici mesi dall’attacco del terrorista
Osama Bin Laden sulle torri
Gemelle a Manhattan e sul
Pentagono, e del fronte “severo” del Mondo civile contro al Qaeda, nel triangolo Balcanico
Bosnia-Albania-Kosovo, ed anche
nell parte occidentale della Macedonia, prudenti e coraggiosi investigatori del nostro giornale, notono delle tendenze di riorganizzarsi e rafforzamenti delle basi terroristiche. In una città del nord Albania, giornalisti di “Shqipëria Etnike”, ed anche l’autore
stesso di queste righe, sono stati
“consigliati” molte volte
da parte di estremisti fondamentalisti,
anche per aver pubblicato
del materiale della famosa giornalista e scrittrice Oriana Fallaci, preso dall’internet, poiché lei,
secondo loro, è senza cultura, imbecille ed anche immorale.
In poche parole, questi “organismi”, che ritengono che Osama Bin Laden sia un “Gigante”, un “Leader”, il ché anche
se non espresso verbalmente, si
intende facilmente quando noti che
le loro faccie arrossiscono e si sentono male mentre ti esprimi in modo inadeguato per il capo terrorista. Il nostro giornalista Klajd Kapinova è stato minacciato a morte tanto tempo fà. Si, si, è vero, proprio a morte, da parte di terroristi nascosti sotto l’abito religioso. E questo avenne dopo alcuni
libri e molti articoli nel nostro giornale “Shqipëria Etnike”. Siccome il nostro
giornalista si trovava in una brutta situazione con questi antiamericani, i quali pur avendo
seguito degli studi e ci fanno morale, non sanno scrivere neanché il proprio
nome, i gestitori di “Shqipëria Etnike” hanno trovato la soluzione bussando alla porta dell’Ambasciata
Americana, dove il nostro
redattore, senza problemi e con prontezza è stato munito di visto per gli Stati Uniti, dove oggi lavora con grande devozione per il nostro giornale,
con un’ alta immunità e sicurezza. La summenzionata minaccia aveva la sua base nel Kosovo. Questa forma è stata
usata per nascondere le traccie terroristiche e fondamentaliste in Albania, dove
l’organizzazione è molto attiva. Come abbiamo già detto, in una città Albanese ci sono stati dei
festegiamenti per la caduta
dell due torri Gemelle. Anche nei matrimoni
da oltre duecento invitati,
sono state cantate delle canzoni per Osama Bin Laden. Gli
antiamericani nei Balcani, quindi da una parte predicano la pace, dall’altra, come dei serpenti senza denti, si sfogano
con delle offese verso l’occidente, minaccie per il pensiero libero,
per la vita libera, per la pace e la civiltà. La definizione delle aree viene
fatta secondo il grado d’ignoranza e povertà, sia nel Kosovo, in Bosnia, in Albania, cosi
come nella parte occidentale
della Macedonia. I dispersi
villaggi di Tirana, Elbasan,
Gramsh, Kuçova, o del nord Albania sembra siano le basi di reclutamento. Questa rete è in ingrandimento
e comporta un serio rischio se gli organi specializzati non informano i servizzi segreti dell’Occidente, la CIA
in particolare. Anche la riorganizzazione del SIS Albanese è un vantaggio per il terrorismo. In questo ambito crediamo si debba vedere
anche l’inammissione dell’Albania, la Macedonia e della
Croazia nella NATO. In questo ambito, quindi del terrorismo, per bloccare le ricchezze e le donazioni delle persone coinvolte nelle liste dell’Occidente,
anche se non si dice, pensiamo si debba
vedere e valutare anche il blocco
dell’attività del Egiziano
El Sajed in Albania. Piano piano i terroristi oppure i loro strumenti si stanno rendendo noti, e stanno rimanendo come dei poliziotti senza pistola, senza fischietto, senza bastoni di gomma, senza cellulare, senza abiti. Questo deve essere
sostenuto, poiché il Presidente Alfred Moisiu ed il
Primo Ministro Fatos Nano
ce l’hanno sul serio, hanno
preso sul serio il loro
dovere logico per adempire gli elementi strategici per l’integrazione ed il progredire. Le grandi opere richiedono grandi sacrifici. Se ci riferiamo alla stampa Americana, Brittanica oppure Francese, gli albanesi sono vicini, molto vicini ad Osama Bin
Laden. Si tratta di quei stranieri che hanno lavorato sin dal 1991 in
poi nelle associazioni di
“beneficenza” e che si sono sposati
in Albania. Tutti questi legami, che sono
tanti, è facile evidenziarli.
È necessario che siano sotto la sorveglianza dei servizzi segreti, poiché il nostro servizio
segreto ha tanti agenti che hanno
l’abilità delle lingue arabe. Ecco che succese
poco tempo fa. Un straniero, che lavorava in un servizio, ma anche collaboratore del nostro giornale, entra in un edificio del culto in Albania. Li si parla di percuoterlo, torturarlo, esprimono delle offese per sua madre, la sorella ed il
suo Dio ed altre cose
che non devono essere pubblicate per il momento. Dopo
che lo straniero parla albanese meglio di loro, essi cambiano immediatamente faccia e lo invitono ad una
conversazione “Spirituale”. Nell’edizione
precedente, alla pagina quindici, noi abbiamo pubblicato
una foto da questo servizio straniero: Le Torri Gemelle, ed in tal’occasione abbiamo informato istanze internazionali molto serie riguardo ad un possibile rischio da parte dei poveri fondamentalisti
di una città del nord Albania. Davanti a
queste brutezze disumane, anti-cultura,
anti-America, contro la vita, dove i “fans” di
Osama Bin Laden agiscono riorganizzandosi
come due o tre anni prima
dell’attacco sull’America,
gli Esperti Americani sono Oltremodo Sensibili e basta un’Informazione per farli venire di persona. Ma prima di tutto
è il dovere del SIS, ormai con esperienza ed un’ appoggio totale da parte del governo e dello stato albanese,
della Stampa Indipendente, senza alcun pregiudizio religioso, poiché il terrore non ha Dio, investigare, pubblicare, avere dei dubbi, elaborare
delle informazioni e portarli dove dovuto, come stiamo già facendo
noi. Non dimentichiamo che “Shqipëria Etnike” è l’unico giornale al mondo che 35 giorni dall’attacco sull’America da
parte di Osama Bin Laden, proprio il martedì 7 Agosto 2001, nel suo editoriale ha messo in analisi i Due Fronti, quello Terroristico e quello della Civiltà, il che a quel
tempo fu ritenuta una “Pazzia” ed abbiamo avuto
delle pressioni da parte
di queste stesse persone di oggi. Ma a quell
tempo la testa gli cadde nella... M... E adesso che continuino
a tenerla li la testa i terroristi, tutti gli assassini, tutti i camicazze. Noi, cosi liberi,
indipendenti, portatori
del libero pensiero intellettuale, ci saremo fino alla vittoria
finale del mondo civile sul terrorismo. Tale riflessione anche nei Balcani è da salutare. Le strutture
investigative contro il terrore nell’Asse più Pericoloso dell’Europa, Bosnia-Albania-Kosovo, sono
effettive, dove l’Albania
in particolare ha una grande attenzione. Comunque a causa dello stesso terreno, le congiunture, lo spazio, il livello
economico e culturale, la
scoperta e l’ellaborazione
è tanto facile quanto “difficile”. Facile poichè il supporto da parte dell’Occidente è massimale, difficile perché anche gli agenti
si vendono per quanto ci sia un conto corrente bancario della rete di Al
Qaeda. Quindi la trascrizione
delle microcasette di sorveglianza sarebbe buono che si
facesse non da agenti degli stati dei
Balcani, ma in presenza dei servizi stranieri.
Al Qaeda comporta ancora
un rischio. Il triangolo Balcanico ha ancora immunità di terrorismo, ha ancora del terreno adatto per sviluparsi coma sfida alla civiltà
e la cultura. Editoriale di Sokol Pepushaj |