nr. 96 / 21 shtator 2006
Scutari
conferisce “ la cittadinanza” al diplomatico italiano Roberto
Orlando, ormai un cittadino di Scutari 25
consiglieri comunali di Scutari hanno votato per proclamare “Cittadino Onorario”
del diplomatico italiano. Dopo tre anni di carriera diplomatica nella
direzione del Consolato d’Italia a Scutari. Orlando continuerà la sua strada
presso l’Ambasciata d’Italia in Gran Bretagna.
Spesso, nelle pagine di “Shqipëria
Etnike”, l’attività del Consolato è stato presente. Comunque, questa volta
portiamo a i nostri lettori l’opinione sull’attività triennale del Console
Orlando, da parte dei 16 consiglieri che lo hanno proposto e di conseguenza anche
del Consiglio Comunale che gli accordò il titolo “Cittadino Onorario”. I
contributi evidenziati sono: - Promozione dello sviluppo
sociale ed economico a Scutari, appoggio del business ed organizzazione di
attività culturali ed artistici in città. Tutto questo ha influenzato in modo
sensibile nell’aumento ed intensificazione della comunicazione culturale tra
i nostri due popoli e nell’acceleramento dei processi integranti in molti
aspetti. - Vivificazione, specialmente
negli ultimi tempi, dei collegamenti tradizionali Scutari-Italia, tramite
l’organizzazione delle attività comuni musicali, artistici, culturali ecc., e
del suo contributo personale in una conoscenza profonda di Scutari da parte
di attori importanti italiani, politici, sociali ed economici. Concerti dei
noti artisti italiani ed albanesi, organizzati e sponsorizzati dal Signor
Orlando a Scutari, mirando all’amicizia tra i nostri due paesi ed il loro
avvicinamento spirituale. - Promozione del progetto “Parco
Industriale” a Koplik, Malësi e Madhe, come uno dei successi più recenti, con
la sua insistenza e l’appoggio potente dell’Ambasciatore d’Italia a Tirana,
Attilio Massimo Iannucci. Questa collaborazione e questi sforzi si sono
conclusi con l’approvazione del progetto del valore di circa 20 milioni di
Euro, come collaborazione con la Regione Puglia, attirando verso Scutari, in
questo caso, altri potenti affaristi italiani. - Il rafforzamento della
collaborazione nel campo dell’alta formazione universitaria tra l’Università
“Luigj Gurakuqi” di Scutari e le università italiane, in particolare con
l’Università di Firenze. Appoggio, con questa occasione, di tutte le
iniziative universitarie con la parte italiana, in particolare
l’Italianistica. - Concessione di oltre 21 mila
visti e la legalizzazione di migliaia di documenti, nonché l’attenuazione
delle procedure consolari per le autorità dirigenti a Scutari, gente
dell’arte, dello sport, docenti, affaristi, entro l’ambito legale consolare,
comportano un altro contributo da sottolineare nel suo lavoro triennale. Ovviamente, i 16 consiglieri
comunali che lo hanno proposto, hanno presentato solo in breve il lavoro
colossale del Console Roberto Orlando a Scutari. Cosi come l’abbiamo detto
altre volte, egli è tornato in un promotore vero e proprio degli sviluppi
progressivi e positivi in città, ma anche nella regione del Nord albanese.
Per tutto questo egli ha ottenuto il meritato rispetto dei cittadini di
Scutari, che tramite la delega si esprime con il voto dei consiglieri
comunali, i quali accordarono a Orlando il più alto titolo che può dare la
città di Scutari. Ormai, Roberto Orlando è un
cittadino di Scutari a tutti gli effetti. Chi lo ha conosciuto da vicino, ha
notato quanto era contento mentre gli dicevano che era un cittadino di
Scutari. Si sentiva felice e fiero con questa definizione datagli da molti
conoscenti. La bellezza a questo titolo glielo aumenta il fatto che egli lo
riceve nel momento della sua partenza verso un altro importante incarico
diplomatico nell’Ambasciata d’Italia in Gran Bretagna. Non solo Orlando, ma
tanti altri cittadini di Scutari vorrebbero che egli rimanesse nella guida
della sede diplomatica, ma il mandato triennale è scaduto. L’esperienza avuta
nella guida della sede diplomatica qui, oltre a quella nell’Ambasciata a Tirana,
è molto proficua. Per questo, il Ministero degli Affari Esteri dell’Italia ha
deciso di mandarlo in un'altra sede diplomatica, molto più importante di
Scutari. Il titolo accordato a Roberto
Orlando è veramente meritato. Oltre che un piacere per chi lo ha ricevuto, è
un altro obbligo. È vero che egli si è allontanato da Scutari e dall’Albania,
ma il titolo “Cittadino Onorario” lo obbliga per un contributo continuo per
la città, la regione del Nord e l’Albania. Dall’altra parte, Orlando avrà un
motivo in più per tornare a Scutari. Se venisse semplicemente per incontrare
gli amici e i conoscenti, ormai dovrebbe venire anche per la nostalgia della
città, delle sue autorità, che lo amarono cosi tanto da farlo loro “Cittadino
Onorario”. Il titolo accordato dal Municipio
di Scutari può essere considerato un culmine per la carriera di Orlando in
Albania, il quale lo possono sognare senza ottenerlo molti diplomatici
stranieri. Per la verità bisogna ammettere che sono stati i media e i
giornalisti di Scutari, coloro che hanno apprezzato prima di tutto il lavoro
del Consolato e del Console Orlando. All’inizio era l’Unione dei Giornalisti
Professionisti del Nord (www.ugpv.org) che
gli ha accordato il primo titolo “Riconoscenza”. In seguito, lo stesso titolo
gli è stato accordato anche dal giornale “Shqipëria Etnike”. È con orgoglio
possiamo affermare di aver avuto dei rapporti brillanti con il Consolato, ma
anche con il Console Orlando. Il successore di Roberto Orlando,
alla guida del Consolato a Scutari, avrà il suo lavoro più facile. Le
ferrovie della collaborazione, poste da Orlando, basta seguirle ed
aggiungerne altre. Scutari e i scutarini, i media e i giornalisti, cosi come
“Shqipëria Etnike”, come sempre sono pronti a collaborare. Nello spirito
dell’avvicinamento con l’UE, le cose sembrano più facili. Se si continuerà
sulla stessa linea di trasparenza e collaborazione, cammineremo molto a lungo
avanti nella giusta direzione. Altrimenti, noi siamo qui per evidenziare
mancanze e problemi, chiedendo dei miglioramenti e soluzioni a favore della
comunità al quale serviamo e serviremo sempre. I
consiglieri che hanno fatto la proposta Erano 16 i consiglieri comunali,
che hanno avuto l’iniziativa di accordare al Console Orlando il titolo
“Cittadino Onorario”. Non comporta un segreto ormai il fatto che lo spunto
per questa iniziativa è stato dato ai consiglieri da alcuni giornalisti di
Scutari. In seguito potrete vedere l’elenco dei consiglieri che hanno fatto
la proposta per Roberto Orlando: Tonin Gjuraj (PD) Dashamir Dini (PS) Zef Çuni (PS) Lodovik Dega (PD) Shyqyri Selhani (PD) Agim Shima (PS) Lorenc Luka (PD) Artan Kolnika (PS) Ormir Rusi (PD) Jani Jovani (PS) Filip Guraziu (PD) Fatlum Nurja (PD) Ndue Dodaj (PS) Paulin Padovani (PD) Artur Luka (PD) Anton Gurakuqi (PD) Si può facilmente costatare che i
consiglieri appartengono a diverse forze politiche, diverse religioni,
mostrando che tutti erano uniti per quanto riguarda i contributi del Console
Orlando durante i tre anni. Ormai che tutto è concluso con il voto delegato
del sovrano, non passa inosservato l’atteggiamento per niente istituzionale e
molto personale di alcuni membri del Consiglio Comunale di Scutari. Essi
cercavano di ostacolare l’onorificenza di Orlando, partendo semplicemente
dalla mancata realizzazione di alcuni interessi stretti personali, a causa
della stretta osservazione delle regole e leggi da parte della sede
diplomatica italiana. Blerti
Delija Curriculum
vitae Nato a Corsano (Lecce), il
27.4.1969. L’attuale
maggioranza italiana “apre le porte” L’Italia,
la seconda casa degli immigrati. A inizio ottobre una nuova “sanatoria” Molto
presto, circa 350 mila immigrati da vari paesi del mondo potranno
regolarizzare la loro immigrazione legale in Italia, grazie all’iniziativa
intrapresa dall’attuale maggioranza guidata da Romano Prodi. Una serie di
agevolazioni renderanno possibile una vita migliore per molti immigrati, tra
i quali anche quelli albanesi. Erano in molti gli immigrati
albanesi, che prima delle elezioni politiche dell’aprile 2006 in Italia,
guardavano con simpatia la possibile vittoria della sinistra guidata da
Romano Prodi. Com’è naturale, il giudizio non veniva fatto in modo politico
ma per l’influenza che avrebbe avuto nella vita degli immigrati, anche quelli
albanesi, l’allontanamento dal potere in Italia della destra, specialmente
del duo Bossi-Fini. Con questo binomio, gli albanesi e molte altre etnie di
immigrati in Italia, abbinavano la famigerata legge dallo stesso nome, che
ostacolò assai l’impiego degli stranieri. Il voto degli italiani, i quali
nei 5 anni del governo di Berlusconi, costatavano un impoverimento della
classe bassa e media della società ed un favoreggiamento verso l’alta classe
degli affaristi e imprenditori, realizzò anche il desiderio degli immigrati,
anche quelli albanesi: al potere è venuta la sinistra guidata da Romano
Prodi. Infatti,
nella sinistra, non solo in Italia, ma anche altrove nella CE, gli immigrati
vedono possibilità più grandi di realizzare i loro desideri per condizioni di
vita e lavoro migliori. Anche durante la campagna, Prodi e gli altri leader
della sinistra hanno pubblicato questo loro desiderio. Uno dei primi passi
fatti dal governo Prodi era proprio nella direzione di un trattamento più
degno degli immigrati. Secondo
quanto se ne parla, molto presto, forse all’inizio d’ottobre, entrerà in
vigore una nuova “sanatoria” per tutti gli immigrati in Italia. Gli immigrati
albanesi che vivono in Italia sin dall’inizio degli anni ’90, ricordano che
queste iniziative sono state prese sempre nei tempi dei governi di sinistra.
Una tale iniziativa del governo italiano mira, inoltre non solo a legalizzare
molti immigrati clandestini in Italia, ma anche alla “registrazione” di tutti
coloro che man mano sono entrati nella penisola Appenninica. La “sanatoria”
prevede condizioni facilmente adempienti per coloro che vogliono essere
legalizzati come immigrati regolari. Dall’esperienza degli anni passati,
basta un contratto di lavoro ed un accordo di affitto sull’abitazione dove
alloggerà l’immigrato, per applicare.
Nello stesso tempo, tramite questo processo l’Italia ha possibilità di
“controllare” tutti gli immigrati clandestini, prendere le loro impronte
digitali, riducendo al minimo gli elementi criminali anche per il futuro.
Un'altra iniziativa del governo italiano è la possibilità per ogni straniero
di cercare lavoro in Italia. Fino ad ora
tutti quelli che cercavano una possibilità per una vita migliore
economicamente in Italia, sceglievano la via illegale, mettendo a rischio non
solo la loro vita, ma anche diventando possibile contingente d’uso del
crimine. Molto presto, ogni individuo avrà la possibilità di presentarsi
presso le ambasciate o i consolati italiani per un visto di lavoro. Questo
per il semplice fatto che il datore di lavoro italiano non può offrire un
contratto di lavoro ad uno straniero nel suo paese d’origine, senza
conoscerlo prima da vicino, e senza costatare le possibili abilità e
qualifiche di persona. Chi cerca lavoro in Italia deve semplicemente
presentare presso la sede diplomatica italiana una garanzia da parte di uno
conoscente o parente, accertante la possibilità economica della sua residenza
in questo paese. Questo significa che gli viene garantito il cibo, l’alloggio
e il movimento in cerca di lavoro in Italia. Molto
presto in Italia cominceranno a formarsi i comitati consultativi con
immigrati delle varie etnie. Secondo gli impiegati del governo italiano, lo
scopo è di avere l’opinione degli immigrati
sul come si può arrivare meglio alla loro integrazione nella società
del paese ospitante. Al servizio della naturalizzazione e l’adeguamento
veloce con la realtà italiana, si sta vedendo la possibilità d’applicazione
delle parti più importanti della costituzione anche in altre lingue, oltre a
quella italiana. Quanto
è stato detto è in funzione della concessione della cittadinanza italiana
agli immigrati stranieri in un limite di tempo più breve di 10 anni, com’è
attualmente. Infatti, una delle iniziative più importanti dell’attuale
governo italiano è proprio questo. È stato seguito l’esempio di molti altri paesi
democratici e non solo europei. Di questo passo, aumentano le
responsabilità degli immigrati, i
quali, diventando cittadini italiani a tutti gli effetti, contribuiscono di
più e in tutte le direzioni per l’Italia. Queste
sono solo alcune delle iniziative intraprese dal governo Prodi, senza contare
tante e tante altre che sono attese in futuro. La sinistra in Italia ha tutti
i numeri necessari sia nella Camera dei Deputati, sia in Senato. È questa la
differenza tra l’ex-governo Berlusconi con questa di Prodi. In fatti, la
comunità degli immigrati in Italia, la seconda per quanto riguarda il numero,
non aveva mostrato da tempo qualche grande appoggio per gli esponenti del
governo Berlusconi. Come abbiamo già detto, la scelta era rivolta piuttosto a
quello che offriva per gli immigrati. Tra gli eventi clamorosi, non solo per
la comunità albanese, ma per tutti gli immigrati in Italia, era in conflitto
del leader della “Lega Nord”, Umberto Bossi, con il presidente della “Lega
delle Associazioni Albanesi e Arberesh in Italia”, il nostro concittadino
Alban Kraja. Vogliamo sottolineare che Kraja è membro onorario de “L’Unione
dei Giornalisti Professionisti del Nord” (www.ugpv.org),
associazione che ha fatto gemellaggio con la “Lega” fondata dallo scutarino a
Rimini, in Italia. Dopo molti anni di sedute giudiziarie, alla fine la
giustizia italiana chiuse il caso considerandosi cosi una vittoria per Alban
Kraja, gli immigrati albanesi e tutti gli altri in Italia. Non ci allunghiamo
con questa storia poiché è stata spesso presente nelle pagine del giornale
“Shqipëria Etnike”, amico e collaboratore del quale è Kraja. Ormai ci rimane
aspettare la materializzazione di quanto summenzionato. Nei giorni e nelle
settimane a seguire, tramite i nostri servizi che faremo in molte regioni e
città dell’Italia, in collaborazione con la “Lega delle Associazioni Albanesi
e Arberesh in Italia”, e con l’appoggio del giornale “Shqipëria Etnike”,
porteremo informazioni più complete riguardo a quanto ha fatto, sta facendo e
farà per gli immigrati il governo Prodi. E non solo questo. Sulle pagine del
giornale continueranno a ritornare dei servizi e materiali informativi
riguardo all’attività dei nostri immigrati in Italia, con le feste e le varie
manifestazioni che organizzeranno. Flore
Malocaj Artur
Vashja Jozefin
Gilaj |