Non lasciate i nostri figli orfani
Cosi dicono i versi di
una bella canzone kosovara. E gli albanezi di Kosovo si rivolgono ai serbi
con parole d’anima. Ma i serbi non ne vogliono sapere niente. Le violenze
vanno fino all’accoltelamento delle madri e dei padri in presenza dei loro
figli, i quali o vengono masacrati oppure vengono lasciati traumatizzati per
tutta la vita. Un tale metodo si sta usando anche in Albania. Il
noto cantante e artista albanese Prek Fran Mrishaj, nato il 21. 04. 1958,
è stato maltrattato dalla polizia di questo stato solo perche alcuni
giorni fà ha cantato in un meeting di “L’Unione per la Vittoria”. Eppure Prek
Mrishaj aveva cantato anche nei palchi dell’America e dell’Europa, ed aveva
cantato anche quella canzone kosovara “Non laciate i nostri figli orfani”. Ma
i comunisti albanesi sono ancora più selvaggi dei serbi. Noi abbiamo
fatto publico e continueremo a far conoscere centinaia e centinaia di casi di
violenza, malgrado le pressioni fatte ai giornalisti, l’ultimo dei quali
è stato il caso della sparatoria sula macchina del nostro collega, il direttore del giornale “Il
Tema”, sig. Mero Baze. Quindi la situazione è estremamente tragica.
Il noto democratico Zef Gjon Sinishta,
nato il 12. 03. 1956, avendo partecipato nel rovesciamento della statua di
Stalin il 14 Gennaio 1990, avendo partecipato nel rovesciamento della statua
di Enver Hoxha il 13 Dicembre 1990, avendo protestato pacificamente come
tutti gli albanesi democratici, ed aveva partecipato nei funerali del
deputato Azem Hajdari, il 14 Settembre 1998, essendo stato anche
commissionario del Partito Democratico nelle Elezioni dell 1996 e 1997 cosi
come nelle Locali del 1 Ottobre 2000, è stato messo sotto tiro dai
segmenti della sicurezza di stato, è stato minacciato molte volte di
essere eliminato. Il democratico Zef Sinishta, è obbligato di lasciare
sua moglie e i figli fino il giorno quando anche questi ultimi presero la
strada incerta dell’emigrazione, il quale ti ricorda i versi di quella
canzone kosovara “Non laciate i nostri figli orfani”. Ma i dittatori non
hanno cuore. Essi hanno le stesse dimensioni qovunque. Qomunque i più
selvaggi sono in Albania
e Serbia.
Fatos Nano non è meno criminale di Sllobodan Millosheviç.
Vasel Gilaj
L’Albania non si costruisce con i deputati a vita
Abbiamo in mano la lista dei
deputati che hanno vinto nel primo raund. Ed anche il ballottaggio. Un occhio
acuto può notare che il parlamento del 2001 - 2005 è somposto dalle
stesse persone che avevamo nella scorsa legislatura. Nella stessa cornice,
guardando anche le liste del
proporzionale, avremo nel parlamento ancora quaranta ex - deputati. Quindi
avremo lo stesso parlamento che avevamo e di conseguenza anche la stessa Albania che
avevamo. Ma se entriamo ancora più in profondità, tutti questi deputati,
sostituendo solo quelli che sono morti o queli che sono andati via dall’
Albania e qualcuno quì e là che è diventato miliardario,
li abbiamo avuti anche nel 1991, 1992, nell 1996 e 1997 e gli abbiamo anche
adesso. I nostri parlamentari cambiano soltanto partito, imbrogliano e
rubano. Il popolo li crede ciecamente cosi come nella povertà,
insicurezza, voilenza, ingiustizia, non solo ci vive ma esclama pure. Perche
per pretendere di andare avanti con dei communisti ladri come Fatos Nano, con
le stesse faccie di deputati che distrussero i valori nazionali, devi anche
accettare che noi come popolo non abbiamo ancora una cultura affinche anche
ilmondo occidentale possa negoziare qualcosa di buono. È passato ormai
il tempo di Enver per pretendere che l’America, l’Italia, la Turchia etc.,
sono amici di questo o quello leader.
L’occidente non è ne amico ne nemico di nessuno. Quell mondo civile,
verso il quale ci sforziamo di andare, fino ad’ora invano, li cambia spesso i
suoi politici, molto spesso, anche quando lavorano bene, figuriamoci poi
quando rubano ed imbrogliano come quì da noi. Un detto italiano dice
cosi: L’uomo che segue il vizio, invecchia e muore e non lo toglie. Se noi
diciamo cosi per i communisti che ci diriggono, nel caso di queste elezioni
èra il momento di dirlo per tutti i ex - deputati, perchè li
piace essere tali per tutta la vita. Infatti anche Enver Hoxha cambiava fino
i capi delle cooperative agricole, perchè “non producevano abbastanza
fango”.
Quei ragazzi e ragazze
che nel 1989 avevano per esempio 18 - 19 anni, oggi hanno 30 - 31 anni. E ce
ne sono a miliaia tali laureati nelle scuole occidentali, non come i deputati
che abbiamo, e che sono più del
80 % ex - communisti. Questi monstri non hanno intenzione di cambiare
l’Albania. Ecco, ricordate queste righe nelle prossime elezioni quando vi
sarà chiesto di votare per i stessi deputati. Anche allora avrete le
stesse promesse. Però fino alle elezioni non li vedrete i deputati.
Essi hanno un pò da fare. Almeno guadagnano “sudando” trecento -
quattrocento mila dollari per campagna elettorale.
Sokol Pepushaj
Persecuzione
e discriminazione politica
L’amara fatalità degli
albanesi lungo la strada per la democrazia, fa di questa una tragedia
incomparabile. Solo in questi ultimi quattro anni la dittatura comunista del comunista Fatos
Nano ha uccisopiù di 3500 democratici ed ha ferito altri 4800. Gli
episodi sono cosi antiumani che è un fatto che la vita e la morte sono
una. E per questo non si può non dare la responsabilità diretta
al partito - stato che non solo non lo ha combattuto il crimine ma lo ha
amministrato. I socialisti, i succesori di Enver Hoxha, quelli che uccidevano
e fucilavano per una parola, oggi non ti uccidono con le leggi come in quell
tempo, poiche davanti all’occidente fanno un’altra faccia, arrivano fino
al’estremità che i ministri e i diplomati vendono i segreti di stato
solo per allungare la vita nel potere. I labirinti delle strutture dello
stato mafioso hanno violentato e fatto presioni sull membro e attivista del Partito
Democratico, Marin Kruja. Questa famiglia è stata anticomunista sin
dai tempi di Enver Hoxha. Lo zio di Marin, Sait Musa Kruja era stato ucciso
in confine il 22. 11. 1980, in un tentativo di evadere dall’Albania. In
quell’occasione, il fratello di Sait, Ismet Musa Kruja e tutti i membri della
famiglia hanno pagato un pesante prezzo ti persecuzione e dicriminazione
politika. Ma torniamo all’odisea di Marin Kruja. Questo democratico, figlio
di una famiglia democratica, che il 2 Aprile 1991, quando la sicurezza dello
stato comunista uccise i quattro martiti della Democrazia, Arben Broci, Bujar
Bishanaku, Besnik Ceka, Nazmi Kryeziu e ferii altri 163, il democratico Marin
Kruja rimase per due settimane all’ospedale a causa dei percossi brutali.
Dopo la vittoria
del PD nel
1992. La libertà degli albanesi conobbe un’ammirabile dimensinamento.
Ma la primavera del
1997 riporterebbe indietro le rivendicazioni medievali verso i democratici.
Ecco, il 29 Giugno 1997, il membro della Commissione Elettorale della zona
Nr. 4, del Centro di Voto Nr. 10, Marin Kruja, il quale rappresentava il PD
ed il candidato Mark Krroqi, è stato trattato violentemente dai
comunisti perche non ha accettato la manipolazione dei voti. Infatti quelle
votazioni, che sono state le più nere nella storia albanese, poiche
Fatos Nano, Rexhep Mejdani, Neritan Ceka, Gramoz Pashko, Arben Imami, Namik
Dokle, Skènder Gjinushi etc., hanno preso le armi ed hanno vinto con i
callascnikov, hanno quasi portato al conflitto civile tra Nord e Sud. E
siccome nel Nord albanese non hanno potuto raggiungere lo scopo di
manipolazione, questa reggione subii il più severo genocidio. Ecco,
due arresti e percosse di Marin Kruja a causa delle sue convinzioni politice:
Il 15 Settembre 1998, un giorno dopo i funerali del deputato democratico Azem
Hajdari, e il 10 Luglio 2000 dopo un pacifico meeting dell’opposizione
albanese, per arrivare al culmine il 14 Gennaio 1999, quando Marin Kruja
viene preso in assalto da tre uomini mascherati dove rimangono uccisi due dei
suoi cugini, Osman e Artur Alibali. In questo caso egli aveva anche la moglie
incinta, la quale, dopo l’accaduto viene ricoverata all’ospedale, dove solo
grazie alla cura ed all’alto professionalismo medico riesce a partorire un
bambino normale dopo tre mesi. Questa fatalità dei democratici
albanesi è testimoniato con dei fatti e argomenti. Il 18 Febbraio
2001, all’entrata di Scutari, mentre Marin Kruja viaggiava con la sua
macchina, tipo mercedes, viene sorpassato da un’altra macchina ed’una pistola
scarica tutto il caricatore su di lui. La macchina di Marin Kruja urta con un
oggetto. Traumatizzato entra in un parcheggio e i lavoratori lo mandano
all’ospedale.
La sezzione del PD Scutari,
protesta vigorosamente contro atti del
genere che sontinuano a mostrare che il Partito - Stato dei Socialisti tenta
di mantenere il potere tramite l’eliminazione dei oppositori con pressioni
psicologiche sul popolo democratico di Scutari.
Sokol Pepushaj
La polizia arresta tre
democratici nella città di Koplik
Il 24
Giugno 2001, nella città di Koplik, così come in tutta
l’Albania, c’erano le elezioni parlamentari, dove il “popolo” decise chi
l’avrebbe rappresentato nel Parlamento Albanese. È comunque
inevitabile, che una persona abbia un minimo di conoscenza sulla politica
albanese nel periodo di “democrazia”, non si domandi: Perche la polizia
arresta tre democratici nella città di Koplik? È possibile che
la polizia abbia dato una mano nella manipolazione dei voti e nella
“vittoria” dei socialisti? Sono queste le domande fatte anche da parte di uno
dei arrestati, Pjetër Popaj, membro del Consiglio del Distretto, il 26 Giugno
2001, mentre nessuno gli ha risposto fino ad’ora.
I
democratici in questione sono Majran Kaçaj, Nik Ivani e Pjetër Popaj. Tutti
questi tre hanno una cosa in commune, sono membri del PD. Il signor Kaçaj ed
il signor Popaj furono arrestati il 24 Giugno 2001, mentre il signor Ivani
fù arrestato il giorno dopo, il 25 Giugno 2001. Oltre a questo, il
signor Kaçaj ed il signor Ivani erano stati assunti dal PD e quel giorno, il
24 Giugno, loro tre erano stati incaricati come supervisori per il centro elettorale a Koplik.
I
testimoni presenti nel momento dell’ arresto, dichiararono che la polizia era
andata al centro elettorale a Koplik chiedendo da queste persone di avere la
lista degli elettori. Siccome loro avevano rifiutato, la polizia li aveva
arrestati. Alcuni testimoni, che volevano restare anonimi, dissero che la
polizia aveva usato la forza contro le persone arrestate.
Ne
la polizia, ne il PD hanno dato commenti riguardo questo incidente, sebbene
glie l’abbiamo ripetutamente chiesto.
Questi
non erano gli unici individui resi noti come arrestati dalla polizia il 24 o
il 25 Giugno. Altri centri elettorali comunicarono che, Aleks Gilaj, Pjetër Shqutaj, Arben Ulaj, Lekë
Lumaj, Fran Hysaj, Nikolin Durgaj, Flora Grishaj, Dod Malaj, Franc Gjini,
Gjovalin Gjini, Prel Drekaj, Sokol Durgaj e Robert Lumaj, tra gli altri, erano stati arrestati o fermati.
Tutti questi, in un modo o nell’altro, erano attivisti e membri del PD
La
motivazione di questi arresti rimane fino ad’ora enigmatico, però i
cittadini di Koplik e delle altre città, capiscono che la polizia in
Albania fa una “parte” importante e “particolare” durante le elezioni,
servendo i socialisti con fedeltà.
Il correspondente di “Shqipëria Etnike”
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