koka

nr. 3 / 4 korrik 2001

alukit

numrat

 

    Non lasciate i nostri figli orfani

    Cosi dicono i versi di una bella canzone kosovara. E gli albanezi di Kosovo si rivolgono ai serbi con parole d’anima. Ma i serbi non ne vogliono sapere niente. Le violenze vanno fino all’accoltelamento delle madri e dei padri in presenza dei loro figli, i quali o vengono masacrati oppure vengono lasciati traumatizzati per tutta la vita. Un tale metodo si sta usando anche in Albania. Il noto cantante e artista albanese Prek Fran Mrishaj, nato il 21. 04. 1958, è stato maltrattato dalla polizia di questo stato solo perche alcuni giorni fà ha cantato in un meeting di “L’Unione per la Vittoria”. Eppure Prek Mrishaj aveva cantato anche nei palchi dell’America e dell’Europa, ed aveva cantato anche quella canzone kosovara “Non laciate i nostri figli orfani”. Ma i comunisti albanesi sono ancora più selvaggi dei serbi. Noi abbiamo fatto publico e continueremo a far conoscere centinaia e centinaia di casi di violenza, malgrado le pressioni fatte ai giornalisti, l’ultimo dei quali è stato il caso della sparatoria sula macchina del nostro collega, il direttore del giornale “Il Tema”, sig. Mero Baze. Quindi la situazione è estremamente tragica. Il  noto democratico Zef Gjon Sinishta, nato il 12. 03. 1956, avendo partecipato nel rovesciamento della statua di Stalin il 14 Gennaio 1990, avendo partecipato nel rovesciamento della statua di Enver Hoxha il 13 Dicembre 1990, avendo protestato pacificamente come tutti gli albanesi democratici, ed aveva partecipato nei funerali del deputato Azem Hajdari, il 14 Settembre 1998, essendo stato anche commissionario del Partito Democratico nelle Elezioni dell 1996 e 1997 cosi come nelle Locali del 1 Ottobre 2000, è stato messo sotto tiro dai segmenti della sicurezza di stato, è stato minacciato molte volte di essere eliminato. Il democratico Zef Sinishta, è obbligato di lasciare sua moglie e i figli fino il giorno quando anche questi ultimi presero la strada incerta dell’emigrazione, il quale ti ricorda i versi di quella canzone kosovara “Non laciate i nostri figli orfani”. Ma i dittatori non hanno cuore. Essi hanno le stesse dimensioni qovunque. Qomunque i più selvaggi sono in Albania e Serbia. Fatos Nano non è meno criminale di Sllobodan Millosheviç.

Vasel Gilaj

    L’Albania non si costruisce con i deputati a vita

    Abbiamo in mano la lista dei deputati che hanno vinto nel primo raund. Ed anche il ballottaggio. Un occhio acuto può notare che il parlamento del 2001 - 2005 è somposto dalle stesse persone che avevamo nella scorsa legislatura. Nella stessa cornice, guardando anche le liste del proporzionale, avremo nel parlamento ancora quaranta ex - deputati. Quindi avremo lo stesso parlamento che avevamo e di conseguenza anche la stessa Albania che avevamo. Ma se entriamo ancora più in profondità, tutti questi deputati, sostituendo solo quelli che sono morti o queli che sono andati via dall’ Albania e qualcuno quì e là che è diventato miliardario, li abbiamo avuti anche nel 1991, 1992, nell 1996 e 1997 e gli abbiamo anche adesso. I nostri parlamentari cambiano soltanto partito, imbrogliano e rubano. Il popolo li crede ciecamente cosi come nella povertà, insicurezza, voilenza, ingiustizia, non solo ci vive ma esclama pure. Perche per pretendere di andare avanti con dei communisti ladri come Fatos Nano, con le stesse faccie di deputati che distrussero i valori nazionali, devi anche accettare che noi come popolo non abbiamo ancora una cultura affinche anche ilmondo occidentale possa negoziare qualcosa di buono. È passato ormai il tempo di Enver per pretendere che l’America, l’Italia, la Turchia etc., sono amici di questo o quello  leader. L’occidente non è ne amico ne nemico di nessuno. Quell mondo civile, verso il quale ci sforziamo di andare, fino ad’ora invano, li cambia spesso i suoi politici, molto spesso, anche quando lavorano bene, figuriamoci poi quando rubano ed imbrogliano come quì da noi. Un detto italiano dice cosi: L’uomo che segue il vizio, invecchia e muore e non lo toglie. Se noi diciamo cosi per i communisti che ci diriggono, nel caso di queste elezioni èra il momento di dirlo per tutti i ex - deputati, perchè li piace essere tali per tutta la vita. Infatti anche Enver Hoxha cambiava fino i capi delle cooperative agricole, perchè “non producevano abbastanza fango”.

    Quei ragazzi e ragazze che nel 1989 avevano per esempio 18 - 19 anni, oggi hanno 30 - 31 anni. E ce ne sono a miliaia tali laureati nelle scuole occidentali, non come i deputati che abbiamo, e che sono più del 80 % ex - communisti. Questi monstri non hanno intenzione di cambiare l’Albania. Ecco, ricordate queste righe nelle prossime elezioni quando vi sarà chiesto di votare per i stessi deputati. Anche allora avrete le stesse promesse. Però fino alle elezioni non li vedrete i deputati. Essi hanno un pò da fare. Almeno guadagnano “sudando” trecento - quattrocento mila dollari per campagna elettorale.

    Sokol Pepushaj

    Persecuzione e discriminazione politica

    L’amara fatalità degli albanesi lungo la strada per la democrazia, fa di questa una tragedia incomparabile. Solo in questi ultimi quattro anni la dittatura comunista del comunista Fatos Nano ha uccisopiù di 3500 democratici ed ha ferito altri 4800. Gli episodi sono cosi antiumani che è un fatto che la vita e la morte sono una. E per questo non si può non dare la responsabilità diretta al partito - stato che non solo non lo ha combattuto il crimine ma lo ha amministrato. I socialisti, i succesori di Enver Hoxha, quelli che uccidevano e fucilavano per una parola, oggi non ti uccidono con le leggi come in quell tempo, poiche davanti all’occidente fanno un’altra faccia, arrivano fino al’estremità che i ministri e i diplomati vendono i segreti di stato solo per allungare la vita nel potere. I labirinti delle strutture dello stato mafioso hanno violentato e fatto presioni sull membro e attivista del Partito Democratico, Marin Kruja. Questa famiglia è stata anticomunista sin dai tempi di Enver Hoxha. Lo zio di Marin, Sait Musa Kruja era stato ucciso in confine il 22. 11. 1980, in un tentativo di evadere dall’Albania. In quell’occasione, il fratello di Sait, Ismet Musa Kruja e tutti i membri della famiglia hanno pagato un pesante prezzo ti persecuzione e dicriminazione politika. Ma torniamo all’odisea di Marin Kruja. Questo democratico, figlio di una famiglia democratica, che il 2 Aprile 1991, quando la sicurezza dello stato comunista uccise i quattro martiti della Democrazia, Arben Broci, Bujar Bishanaku, Besnik Ceka, Nazmi Kryeziu e ferii altri 163, il democratico Marin Kruja rimase per due settimane all’ospedale a causa dei percossi brutali. Dopo la vittoria del PD nel 1992. La libertà degli albanesi conobbe un’ammirabile dimensinamento. Ma la primavera del 1997 riporterebbe indietro le rivendicazioni medievali verso i democratici. Ecco, il 29 Giugno 1997, il membro della Commissione Elettorale della zona Nr. 4, del Centro di Voto Nr. 10, Marin Kruja, il quale rappresentava il PD ed il candidato Mark Krroqi, è stato trattato violentemente dai comunisti perche non ha accettato la manipolazione dei voti. Infatti quelle votazioni, che sono state le più nere nella storia albanese, poiche Fatos Nano, Rexhep Mejdani, Neritan Ceka, Gramoz Pashko, Arben Imami, Namik Dokle, Skènder Gjinushi etc., hanno preso le armi ed hanno vinto con i callascnikov, hanno quasi portato al conflitto civile tra Nord e Sud. E siccome nel Nord albanese non hanno potuto raggiungere lo scopo di manipolazione, questa reggione subii il più severo genocidio. Ecco, due arresti e percosse di Marin Kruja a causa delle sue convinzioni politice: Il 15 Settembre 1998, un giorno dopo i funerali del deputato democratico Azem Hajdari, e il 10 Luglio 2000 dopo un pacifico meeting dell’opposizione albanese, per arrivare al culmine il 14 Gennaio 1999, quando Marin Kruja viene preso in assalto da tre uomini mascherati dove rimangono uccisi due dei suoi cugini, Osman e Artur Alibali. In questo caso egli aveva anche la moglie incinta, la quale, dopo l’accaduto viene ricoverata all’ospedale, dove solo grazie alla cura ed all’alto professionalismo medico riesce a partorire un bambino normale dopo tre mesi. Questa fatalità dei democratici albanesi è testimoniato con dei fatti e argomenti. Il 18 Febbraio 2001, all’entrata di Scutari, mentre Marin Kruja viaggiava con la sua macchina, tipo mercedes, viene sorpassato da un’altra macchina ed’una pistola scarica tutto il caricatore su di lui. La macchina di Marin Kruja urta con un oggetto. Traumatizzato entra in un parcheggio e i lavoratori lo mandano all’ospedale.

    La sezzione del PD Scutari, protesta vigorosamente contro atti del genere che sontinuano a mostrare che il Partito - Stato dei Socialisti tenta di mantenere il potere tramite l’eliminazione dei oppositori con pressioni psicologiche sul popolo democratico di Scutari.

Sokol Pepushaj

    La polizia arresta tre democratici nella città di Koplik

    Il 24 Giugno 2001, nella città di Koplik, così come in tutta l’Albania, c’erano le elezioni parlamentari, dove il “popolo” decise chi l’avrebbe rappresentato nel Parlamento Albanese. È comunque inevitabile, che una persona abbia un minimo di conoscenza sulla politica albanese nel periodo di “democrazia”, non si domandi: Perche la polizia arresta tre democratici nella città di Koplik? È possibile che la polizia abbia dato una mano nella manipolazione dei voti e nella “vittoria” dei socialisti? Sono queste le domande fatte anche da parte di uno dei arrestati, Pjetër Popaj, membro del Consiglio del Distretto, il 26 Giugno 2001, mentre nessuno gli ha risposto fino ad’ora.

    I democratici in questione sono Majran Kaçaj, Nik Ivani e Pjetër Popaj. Tutti questi tre hanno una cosa in commune, sono membri del PD. Il signor Kaçaj ed il signor Popaj furono arrestati il 24 Giugno 2001, mentre il signor Ivani fù arrestato il giorno dopo, il 25 Giugno 2001. Oltre a questo, il signor Kaçaj ed il signor Ivani erano stati assunti dal PD e quel giorno, il 24 Giugno, loro tre erano stati incaricati come supervisori per il centro elettorale a Koplik.

    I testimoni presenti nel momento dell’ arresto, dichiararono che la polizia era andata al centro elettorale a Koplik chiedendo da queste persone di avere la lista degli elettori. Siccome loro avevano rifiutato, la polizia li aveva arrestati. Alcuni testimoni, che volevano restare anonimi, dissero che la polizia aveva usato la forza contro le persone arrestate.

    Ne la polizia, ne il PD hanno dato commenti riguardo questo incidente, sebbene glie l’abbiamo ripetutamente chiesto.

    Questi non erano gli unici individui resi noti come arrestati dalla polizia il 24 o il 25 Giugno. Altri centri elettorali comunicarono che, Aleks Gilaj, Pjetër Shqutaj, Arben Ulaj, Lekë Lumaj, Fran Hysaj, Nikolin Durgaj, Flora Grishaj, Dod Malaj, Franc Gjini, Gjovalin Gjini, Prel Drekaj, Sokol Durgaj e Robert Lumaj, tra gli altri, erano stati arrestati o fermati. Tutti questi, in un modo o nell’altro, erano attivisti e membri del PD

    La motivazione di questi arresti rimane fino ad’ora enigmatico, però i cittadini di Koplik e delle altre città, capiscono che la polizia in Albania fa una “parte” importante e “particolare” durante le elezioni, servendo i socialisti con fedeltà.

Il correspondente di “Shqipëria Etnike