nr. 115 / 19 mars 2008
Il Console Stefano Marguccio -
“Cittadino Onorario” di Scutari Il diplomatico italiano visita anche “TV1 Channel” Ha assunto ufficialmente la posizione del Console
della Repubblica d’Italia in Scutari il 6 novembre 2006, ed ora, prima di
aver compiuto un anno e mezzo in questa posizione, egli viene onorato dal
Consiglio Comunale della più grande città del Nord con il titolo “Cittadino
Onorario”. Il diplomatico italiano Stefano Marguccio sta battendo tutti i
record dei suoi predecessori in questa importante posizione. È vero che i
consoli d’Italia a Scutari, Stefano De Leo e Roberto Orlando hanno ricevuto
il titolo “Cittadino Onorario”, ma questo alla fine del loro servizio
diplomatico. Mentre Marguccio riesce entro un breve tempo a convincere i
consiglieri comunali con la sua attività, i suoi sforzi per approfondire i
rapporti tradizionalmente buoni È stata
infatti la proposta di 25 consiglieri comunali, riducendo a formalità la
votazione nel Consiglio, in quanto servono solo 23 voti. Bisogna sottolineare
che la proposta per il Console Marguccio è arrivata da tutti i gruppi
politici nel Consiglio Comunale, i quali apprezzano in unisono il Suo
contributo e quello dell’Italia per la città di Scutari. I consiglieri Ilir
Kuka, Xhemal Bushati, Teuta Bala, Suzana Golemi, Namik Kamberi, Rudolf Rasha,
Agim Erkoci, Nik Kodra, Ndue Dodaj, Ferdi Fani, Avenir Derraj, Ndue Maracaj,
Mehill Prroni, Bardhyl Lohja, Artan Haxhi ecc., sono tra i sostenitori della
proposta per il Console Marguccio, dimostrando che la città sa apprezzare
senza alcun tipo di opinione politica anche i contribuenti stranieri,
specialmente quelli italiani. Sono molto significativi i motivi che
sostengono la proposta in questione. Secondo i consiglieri, il diplomatico
italiano è apprezzato per la presentazione con successo delle istituzioni
locali della città di Scutari alle istituzioni locali italiani, nonché per il
continuo appoggio nel rafforzamento della collaborazione tra esse; per la
presentazione con successo della realtà territoriale, le possibilità di fare
affari e nell’alleviare la procedura del movimento libero per lo sviluppo del
business con l’Italia; per la presentazione con successo ai donatori
dell’importanza della costruzione della strada Shkodër - Hani i Hotit, nonché
combinare le decisioni dell’autorità locale con il donatore; per aver
facilitato il lavoro in Consolato per agevolare la procedura del rilascio dei
visti. Per tutto questo, non solo i consiglieri ma
anche gran parte dei cittadini di Scutari sono dell’opinione che il Console
d’Italia Stefano Marguccio merita completamente il titolo di “Cittadino
Onorario” di Scutari. *** Si era pensato di svolgere l’incontro negli ambienti
del Consolato d’Italia a Scutari, ma con il desiderio del Console Stefano
Marguccio, il direttore di TV1 Channel, Besi Bekteshi ha riservato un
ricevimento negli ambienti di TV1 Channel. L’incontro si è svolto con note di
cortesia e con un panorama dell’attività di TV1 Channel, riservato al
diplomatico italiano dal direttore Besi Bekteshi. Nello stesso tempo,
attraverso la presentazione del titolare dell’istituzione, Marguccio ha
conosciuto anche la situazione dei Media in generale nel nord del paese e c’è
stato uno scambio di opinioni. Bekteshi ha presentato se sue opzioni e la
richiesta per una collaborazione più fruttifera con il Consolato del paese
amico, l’Italia, mentre il Console Marguccio ha espresso la sua grande
disponibilità e la sensibilità nel senso del rafforzamento dei rapporti,
continuamente apprezzati. Il capo della diplomazia italiana nel Nord
dell’Albania, a sua volta, prendendo la parola, ha parlato dell’importanza
dell’integrazione del paese e di Scutari in particolare, mentre il direttore
Bekteshi ha evidenziato il grande desiderio degli albanesi e dei scutarini di
continuare su questa naturale e irreversibile direzione che ha preso il
nostro paese. Un altro tema trattato è stato anche l’accordo per la
facilitazione del regime dei visti, dove i
giornalisti sono ormai una delle categorie più privilegiate. Dopo la
conversazione nell’ufficio del direttore Bekteshi, il Console Marguccio ha
visto da vicino gli ambienti della TV, dove ha incontrato anche parte del
personale. Durante questo tour, il diplomatico italiano ha visitato anche
alcuni dei studi dei programmi di TV1 Channel, esprimendo l’interesse per
l’inserimento dell’ultima tecnologia digitale in questa TV. Marguccio ha
espresso il suo apprezzamento per il serio investimento e il lavoro svolto
dallo staff della TV. L’incontro svolto negli ambienti di TV1 Channel può
essere considerato come un punto di partenza per una collaborazione ancora
più stretta nell’interesse reciproco ma anche della comunità della nostra
regione. La Redazione Chi è il Console Marguccio Stefano Marguccio è nato a Milano, il
10.04.1975. Si è diplomato nella Facoltà di Giurisprudenza presso
l’Università di Milano. Diplomato in Diritto Comparato all’Università Renée
Schumann di Strasburgo. Nel 2001 consegue un Master in Management del Settore
Pubblico alla Scuola di Direzione Aziendale dell’Università “Bocconi” di
Milano. Dopo varie esperienze nel settore privato e pubblico entra a far
parte del Corpo Diplomatico nel 2004. Come Segretario di Legazione nel 2005
viene assegnato all’Ufficio Stampa del Ministero degli Affari Esteri e
successivamente, all’Ufficio I presso la Direzione Generale per i Paesi
dell’Asia, dell’Oceania e del Pacifico.
Assume l’incarico di Console a Scutari il 6 novembre 2006. Comunicato stampa Indirizzato al: “Bordo dirigente del Giornale
“Shqipëria Etnike” Scutari Gentili Signori! È con profonda indignazione che esprimiamo la
preoccupazione per le malvolenti falsità che voi avete pubblicato nel Vostro
Giornale, sull’immagine del Gruppo “Cotonella”, rappresentato dall’impresa
“Shqipëria Trikot” s.r.l. e i suoi dirigenti. Non ci assumiamo la
responsabilità di valutare l’attività del Gruppo “Cotonella” s.p.a. in
generale, ma costatiamo con civile responsabilità che sono delle calunnie
insensate e malvolenti, tutte quelle che voi pubblicate e che hanno a che
fare con i rapporti di sfruttamento, discriminazione oppure di pagamenti
sotto mano, che avete cercato di presentare nei vostri articoli. Non è vero
niente! Dichiariamo che, sin dal primo giorno del nostro
contratto con l’impresa “Shqipëria Trikot” s.r.l. c’è stata solo puntualità
nei pagamenti, continua richiesta da parte Loro per rispettare al massimo le
leggi dello Stato Albanese, la creazione delle normali condizioni di lavoro e
il trattamento legale degli operai. Sottoliniamo che è la sola realtà di
Scutari, che sin dall’inizio del lavoro non c’è stato nessun problema, ma
solo crescita e collaborazione, il che è stato rispecchiato anche nella
Nostra attività e redditi positivi. Gentili editori e Voi malvolenti ispiratori! Vi
assicuriamo che Voi, a causa della mancata conoscenza o non voglia di
conoscere questa realtà, cercate di gettare veleno su un attività di tanto
successo, ma non potete e nello stesso tempo non ne avete il diritto. Desideriamo che il Nostro Comunicato lo pubblicate
nel Vostro giornale e su internet, come un gesto di positiva riflessione. Con rispetto “Shqipëria Trikot” s.r.l., “Rubin” s.r.l., “Madish”
s.r.l., “Bella Confex” s.r.l., “Laurus” s.r.l., “Melgushi” s.r.l.,
“Idea-Trikot” s.r.l. Gjergj Leqejza -
Amministratore, Ema Thani - Direttore di produzione, Gjovalin Shtjefni -
Amministratore, Aleksandër Leqejza - Amministratore, Keti Bazhdari -
Amministratore, Lekë Thani - Amministratore, Fred Melgushi - Amministratore,
Majlinda Popoviq - Responsabile di amministrazione, Kledi Çekrezi -
Economista, Mirala Gerdoçi - Capo di produzione, Blendi Martini -
Responsabile logistico, Gjergj Shllaku - Magazziniere, Rabie Bushati - operaia,
Doriana Sala - Magazziniere, Su zana Nurja - Responsabile controllo di
qualità, Valona Peku - supervisore, Bukurie Dushi - supervisore, Nevila
Kastrati - controllore di qualità, Renata Guli - controllore di qualità,
Suela Jaku - supervisore, Tomozin Beltoja - meccanico, Filip Çapeli -
meccanico. Chiarimento ai lettori di
“Shqipëria Etnike” Gentili lettori del giornale “Shqipëria Etnike”!
Sentiamo come nostro dovere morale e professionale nei vostri confronti,
riguardo alla seconda lettera consecutiva giunta alla nostra redazione, dalla
Compagnia “Cotonella”. Per via dei nostri sacri professionali principi,
abbiamo pubblicato questa lettera come abbiamo fatto anche prima con i
dirigenti locali e centrali della Compagnia “Cotonella”. Come anche voi avete
constatato in ogni edizione, nelle pagine di “Shqipëria Etnike” sono stati
trattati tanti problemi, tra i quali anche quelli legati al business
albanese. In questo ambito abbiamo cercato di illuminare o investigare anche
sui lati scuri e poco trasparenti che, con o senza intenzione, alcuni affari
o affaristi non vogliono rendere pubblico. Nell’ultima lettera che ci è
arrivata da “Cotonella”, firmata da un gran numero di dirigenti, ma anche
semplici operai dei “laboratori”, sono state trattate alcune questioni che
non abbiamo mai trattato in alcuna edizione, poiché non sono collegati allo
scopo che noi ci siamo posti: trasparenza in nome dei lettori e della legge! Non ci interessa come giornale, e nemmeno ai nostri
tanti lettori in tutto il mondo, se “Cotonella” “è solo stata puntuale nei
pagamenti”, “ha creato normali condizioni di lavoro e di trattamento legale
degli operai” ecc., ecc., ecc. In questo senso siamo
convinti che “sin dall’inizio del lavoro non c’è stato nessun problema, ma solo
crescita e collaborazione, il che è stato rispecchiato anche nell’attività e
i vostri redditi positivi”. Non abbiamo nessun dubbio di alcuna natura in
questo senso, partendo dal fatto che gli interessi dei vostri operai li
difende naturalmente oppure li deve difendere un sindacato, anche se
pubblicamente, individui che parlavano a nome di “Cotonella”, hanno detto che
offriamo le migliori condizioni di lavoro e pagamento, ma le donne e le
ragazze di Scutari non vengono a lavorare!? Sono giunti fino al punto di
annunciare l’arrivo di 2000 cinesi per lavorare nei laboratori-business di
“Cotonella”. “I rapporti di sfruttamento, discriminazione o di pagamento
sotto mano”, sono competenza degli organi specializzati dello stato a partire
dall’Ufficio del Lavoro, l’Ispettorato del Lavoro, Tasse, SIS ecc. dove non vogliamo intrometterci, poiché se non sono ancora
in movimento, non è un nostro problema, anche se li incoraggiamo affinché si
muovono in base alle leggi dello Stato Albanese. Gentili lettori di “Shqipëria
Etnike”! Sentiamo come nostro dovere fare questo chiarimento
per voi, partendo dalla fiducia e il supporto che ci avete dato durante
questi 8 anni della nostra esistenza nel mercato mediatico albanese. Vi
assicuriamo che come fino ad ora, saremo aperti per pubblicare ogni opinione
diversa o alternativa, ma che si riferisce a quello che noi, i nostri
collaboratori oppure anche i semplici cittadini in Albania o all’estero,
hanno presentato basati su fatti concreti nelle edizioni di questo giornale.
Questo vale anche per la Compagnia “Cotonella”, la quale è benvenuta a
portare fatti a favore o contrari e non inviare lettere fuori dall’etica
cittadina, semplicemente per essere presente nelle pagine del giornale
“Shqipëria Etnike”. La redazione |