nr. 116 / 19 prill 2008
Cocosis: L’Ambasciata
Greca è puntuale e gentile nei servizi Punti interrogativi e
pizzichi mediatici sull’Ambasciata Greca a Tirana. Cosi si può riassumere in
generale l’incidente di questi giorni, quando è stata accusata la diplomazia
greca per la “Condanna dell’Albania a non partecipare ai Giochi Olimpici di
Pechino 2008, con la squadra del pugilato”, rifiutando i visti ai pugili che
non parteciparono all’Europeo svolto in Atene, per ne norme di qualifica ai
Giochi Olimpici di Pechino 2008. È questo il fatto. Amaro.
L’Ambasciata Greca dichiara
di continuare il lavoro con il principio dello sviluppo ulteriore dei
rapporti bilaterali. Questa Ambasciata concede i visti a oltre 6000 persone
al mese, e senza documentazione burocratica e con procedure accelerate per
particolari categorie. Comunque, quanto è stato
fatto non può essere disfatto. I nostri pugili non saranno in Cina l’otto
agosto, nel paese della sovrana più abile ed intelligente del mondo, l’unica Imperatrice
della Terra Media, Wu Xhao, che è vissuta dal 624 al 705 ed ha governato Cina
per quasi mezzo secolo con mani di ferro, mentre nella sua Corte Reale ha
avuto rapporti diplomatici con mercanti indiani, ebrei, ambasciatori del
Regno Bizantino, artisti giapponesi, principi persiani ecc. Sokol
Pepushaj Ritorna “Il Cavaliere” Berlusconi:
“Dimezzerò il governo” L’Italia sta andando con
passi veloci verso il modello americano dell’organizzazione politica. Le
elezioni del 13-14 aprile lo hanno mostrato chiaramente, con la
configurazione riportata sia nella Camera dei Deputati che nel Senato. In
tutte e due le Camere, i gruppi politici che hanno ottenuto il diritto di
rappresentazione, si possono contare con le dita, mentre nell’ultima
legislatura il loro numero era di circa 20. È ormai chiaro che la
coalizione della destra “Il Popolo della Libertà”, guidata dal “Cavaliere”
Silvio Berlusconi, ha ottenuto una vittoria netta nei confronti dell’altra
coalizione “Il Partito Democratico” guidato da Walter Veltroni. Quello che è
più importante nelle ultime elezioni in Italia, è la realizzazione, almeno
teorica, dell’aspirazione per un governo stabile. Se nella Camera dei
Deputati, la coalizione destra ha una differenza di circa 100 deputati di
fronte alla coalizione sinistra, nel Senato, dove la differenza è una
premessa per la stabilità del governo, la superiorità di Berlusconi e di
circa 42 senatori. Per mostrare l’importanza di queste cifre ricordiamo che
durante i suoi due anni di vita, il Governo Prodi fu tenuto in vita da tre
senatori in più della destra, dove non bisogna dimenticare i senatori a vita. Tornando alle cifre delle
ultime elezioni, “Il Popolo della Libertà” guidato da Berlusconi, ha vinto
nella Camera dei Deputati, 344 dei Oltre al “gioco dei numeri”,
che in democrazia ha un valore indiscutibile, le elezioni del 13-14 aprile
hanno portato molti altri eventi - novità per la realtà politica italiana.
Per la prima volta escono del tutto dalla scena politica parlamentare i
comunisti e i socialisti, i quali non riuscirono a passare la soglia di 4%
decisa. Queste elezioni possono essere considerate senza il minimo dubbio la
caduta “dei rossi” in Italia, personificata anche con le dimissioni di Fausto
Bertinotti, leader della “Sinistra dell’Arcobaleno” e di Boselli, del Partito
Socialista, ma anche del verde Pecoraio Scanio. Per fermarsi alle cause di
questa disfatta, ci vuole tempo per evidenziarle, bisogna ammettere però che
la sinistra estrema e radicale ha pagato “i debiti” degli atteggiamenti
assunti in due anni di governo, che causarono anche la caduta di Prodi.
Dall’altro lato, sia Berlusconi che Veltroni riuscirono a convincere
l’elettorato sul “voto utile”. Durante tutta la campagna, essi insistettero
affinché i votanti si concentrassero con i loro voti in questi due gruppi,
uno dei quali avrebbe per forza tenuto il peso del nuovo governo. Gli altri
voti, infatti, sono andati a vuoto, con eccezione dell’Unione del Centro
guidato da Pierferdinando Casini, il quale è riuscito ad ottenere, sia pure
minimi, dei posti nella Camera dei Deputati e in Senato. Gli analisti hanno
opinioni diverse sulla perdita della sinistra e la vittoria della destra.
“Gli italiani hanno scelto Berlusconi come il male minimo”, è l’opinione
quasi unanime anche dei media fuori Italia. Mentre per la perdita della
sinistra, essa ha semplicemente pagato il peggioramento dell’economia degli
italiani. Nel programma “Porta a Porta”, del lunedì 14 aprile, lo stesso
Fasino, uno dei leader del Partito Democratico, ha affermato pubblicamente:
“Con 50% dei pensionati dell’INPS che prendono solo 500 € al mese, sapevamo
che la vittoria era attesa. Infatti, l’esempio dell’Italia può servire fino
ad un certo punto anche all’Albania. Prima di tutto bisogna apprezzare le
dimissioni consecutive dopo il fallimento nelle elezioni, non solo nei
partiti della sinistra, come abbiamo citato, ma anche nella destra, com’è il
caso di Storace. Dall’altra parte, è un apprezzamento reciproco dei
contributi che ai politici vengono riconosciuti anche dagli oppositori
politici, anche nel momento quando lasciano il posto nel governo o nel
partito. È molto importante anche la responsabilità e il coraggio di
ammettere il fallimento insieme alla colpa per una politica o una strategia
sbagliata che è stata seguita. Ma quello che è più importante, è l’inizio di
una nuova stagione per l’Italia, grazie al sistema e alla giusta
interpretazione dei principali attori politici: di un governamento stabile e
fruttuoso. Ormai Berlusconi ha annunciato un dimezzamento del governo a
partire dai ministri, i vice ministri e i sottosegretari. Sicuramente gli è
molto facile, mentre il suo raggruppamento vincitore è composto solo dal
“Popolo della Libertà” dove si sono fusi “Forza Italia” e “Alleanza
Nazionale”, “Lega Nord” di Bossi e “Il Movimento per l’Autonomia” guidata da
Alessandra Mussolini. Sono quindi 4 le forze politiche, per le quali, in base
ai risultati ottenuti nelle elezioni, è facile spartire “la torta del
potere”. È un esempio che forse deve essere seguito anche dall’Albania, forse
non “alla lettera”, ma concettualmente. Blerti
Delija |