nr. 47 / 29 korrik 2003
Suela Alia viene onorata con la Medaglia d’Oro
dall’Università “Luigj Gurakuqi” L’Università “Luigj
Gurakuqi” di Scutari si è sempre distinto per l’alto livello degli
studenti che sono usciti dalle sue porte. Il fatto che è l’unica
Università nella zona del Nord, fa crescere du più i valori e
l’importanza di questa istituzione. Ogni anno in questa Università
vengono laureati centinaia di studenti, i risultati dei quali salgono di anno
in anno. Anche quest’anno si sono evidenziati alti risultati per molti
studenti. Noi vogliamo menzionare una delle migliori, qual’è la
studentessa della Facoltà del Diritto nel Juridico, Suela Palush Alia,
nata ed abitante a Scutari. Questa studentessa, alla fine dell’anno
accademico 2002-2003, nel quarto anno dei studi, ebbe eccellenti risultati,
mentre per quattro anni prese dieci. Per questi risultati durante quattro anni e nella laurea dove
prese ancora 10, le fà data la Medaglia d’Oro. Tali studenti non fanno onore soltanto alla loro famiglia, ma
anche all’Università “Luigj Gurakuqi” di Scutari. Ci auguriamo che tali studenti rappresentino sempre
l’Università “Luigj Gurakuqi” di Scutari. Il corrispondente di “Shqipëria Etnike” Padre Marin Sirdani, una delle più distinti
personalità nella prima metà del XX° secolo Marin Sirdani è una
delle personalità più distinte nella prima metà del XX°
secolo, rappresentanto una nota personalità come storico, insegnante
ed onorato clerico. Insieme a Padre Gjergj Fishta e Vinçens Prendushi, aprirono
nel 1922 il p rimo liceo (ginnasio) in Albania, nella città di
Scutari, chiamato “Illyricum”. Marin Sirdani nacque a Boga nel 1885, in una delle migliori
famiglie del villaggio, quella di Ulaj. Suo padre Daka, fà distinto
per il suo coraggio, attendibilità ed ospitabilità e patriotismo.
Daka ebbe due figli, Marin ed Aleksander. Sua moglie muore mentre era giovane
laciando i due figli ancora piccoli. Egli non si sposa, cercando di crescere
da solo i suoi figli. In quel tempo Boga e Malesia erano isolati dai Turchi e
i Montenegrini. La famiglia di Daka si trovava in crisi di sopravvivenza e si
decide di lasciare il paese di nascita in cerca di una vita migliore, e va
nel villaggio Guci del Kossovo. Più tardi Daka porta i due figli nel collegio
francescano di Scutari dove finiscono le elementari. Marin finisce i studi
alla scuola media superiore e prende la laurea nella Facoltà di
Teologia a Gratz dell’Austria. Marin fu consacrato al sacerdozio nel 1916, e serviì per
alcuni anni come sacerdote a Bishkash di Mirdita e a Dukagjin. Più tradi
fece ritorno a Scutari come insegnante nel collegio francescano e poi come
direttore di questo collegio. Nel 1922, assieme a Padre Gjergj Fishta e Vincens Prendushi
aprirono il primo liceo in Albania, chiamato “Illyricum”. Padre Marin dava
lezioni di storia e dottrina ecclesiastica ed era il più stretto
collaboratore di Gjergj Fishta e Vincens Prendushi, oltre agli intellettuali
di quel tempo a Scutari. Egli scrisse molte opere, specialmente dedicate alla storia,
dalle quali le più note sono “Scanderbeg secondo la tradizione orale”,
“Per la storia nazionale”, “Opere nazionaliste dei Francescani”, “L’Albania
degli Albanesi” e molte legende albanesi. Era uno dei più stretti collaboratori della stampa di
quel tempo dove pubblicò molte poesie e dati storici nella rivista
“Kumbona e së Dielles” e “Ylli i Dritës”. Egli era a capo del convento dei frati di Arra e Madhe. In
tutta la sua opera religiosa e scientifica si fermò nell’istruzione ed
educazione della gioventù. Come Gjergj Fishta scriveva: “La giventù
di Scutari non sà ancora quale personalità si trova in mezzo a
loro!” Ecco alcune memorie che ci vengono raccontate su Padre Marin da
parte dei suoi coetanei ed alunni. Il Vescovo Zef Simoni ricorda il suo
insegnante: “Lo ricordo con tanta nostalgia il mio amato insegnante, Marin
Sirdani. Professor Marin era molto affettuoso con la gioventù e
lavorava molto, aveva una cultura ammirevole ed una preparazione
straordinaria nella materia della storia. Spiegava con grande passione e
raccoglieva nel popolo dei dati storici. Ha lasciato migliaia di manoscritti
sulle legende albanesi e molte delle sue opere furono bruciate da parte dei
comunisti”. Nikoll Toma, un coetaneo di Marin Sirdani racconta: “Mi ricordo
quando era bambino, con mio padre e mio zio ci trovavamo nei campi e stavamo
lavorando, mentre viene Daka da Scutari. Dopo che ci siamo salutati, mio
padre li chiede come stavano i figli, ed egli rispose che li aveva portati a
scuola per diventare sacerdoti. Mio padre gli gridò per cosa aveva fatto,
e che in questo modo avrebbe chiuso la sua casa. Mentre egli rispose
dicendogli che non doveva rispondere così poiché i due figli li stava
lasciando nelle mani del Signore, e non avrebbero chiuso la sua famiglia ma
avrebbero lasciato un nome nella storia perche sarebbero stati i figli del
Signore”. Padre Dionis Maka testimonia che Marin Sirdani con i suoi libri
“Scanderbeg secondo la tradizione orale” ha dato un prezioso contributo sulla
storia del nostro eroe nazionale. Egli per esempio parla di Kok Maci, del quale
nessuno aveva scritto fino a quel tempo. Questo dunque non era una
pesonalità qualunque, ma il più stretto consigliere di
Scanderbeg. Marin Sirdani dunque era uno che porta dei frutti e che con le
sue ricerche porta novità alla nostra storia. Marin Sirdani era al
capo del Convento dei Fratelli di Arra e Madhe a Scutari. Nei primi confronti della Chiesa Cattolica con lo stato
totalitario comunista sullo stato della chiesa cattolica assieme a Monsignor
Thaçi fecero grandi sforzi per trovare una scelta per poter risovlere il
conflitto tra il governo di quel tempo ed il Clero Cattolico dell’Albania. Egli fù messo in prigione e rilasciato per due volte dal
regime comunista. Marin Sirdani morì vicino ai Fratelli della Chiesa
di Arra e Madhe a Scutari il 14 Febbraio 1962 di tuberculosi. Appunto per i suoi valori, il Consiglio del Comune Shkrel lo ha
onorato in questi giorni con il titolo di “Cittadino d’Onore”. Padre Sirdani diede un grande contributo all’istruzione dei
giovani. Come insegnante ed storico diede un contributo per la patria
raccogliendo e conservando quei buoni valori e trasmettendo questi valori ale
generazioni. Questa onorata personalità del villaggio Boga, il nome
del quale tiene anche la scuola del villaggio, rimarrà un simbolo
della conoscenza e del progresso. Vasel Gilaj |