koka

nr. 92 / 8 qershor 2006

alukit

 

Il Premier Sali Berisha mostra grande apprezzamento per l’affarista Paulin Radovani

Durante i nove mesi di pura amministrazione, il Governo albanese e personalmente il Premier Berisha, aggrappati agli interessi dei cittadini albanesi, hanno fatto un cambiamento fenomenale che resterà senza dubbio un inno anche per le altre generazioni della politica albanese.

La presentazione del progetto di sviluppo per la regione di Scutari da parte del Primo Ministro Sali Berisha, il Presidente del Parlamento Jozefina Topalli e i cinque ministri, alcuni giorni fà nel capoluogo del Nord albanese, erano accompagnati anche da un altro evento che dice molto: con la visita del governo nel calzaturificio “Filanto”.

“Mi congratulo con l’economista Paulin Radovani per la modernizzazione, l’amministrazione e la pura strada degli affari che conduce, rispecchiando sviluppo economico continuo a Scutari...” - disse tra l’altro il Premier.

Queste parole hanno un grande peso nei giorni che pasa il nostro paese, dove la mafia, la politica ed il crimine economico vengono da conseguenze politiche con molti punti interrogativi e dove il Premier risparmia molto le buone parole. Il calzaturificio “Filanto” sembra essere l’esempio del business albanese, poiché non solo Berisha, ma tempo fà anche l’Ambasciatore Americano Marcy Ries, diede una “lezione” alla politica ed economia albanese, proprio da quì.

Le parole del Premier dagli ambienti del “Filanto” sui modelli degli affari e l’abbassamento delle tasse nel creare un clima agevolante, sembra conturino non solo il debbito che i governi hanno verso Scutari, che è stata morsicata dagli affari sporchi, che suscitano dubbi sin dallo primo sguardo, dallo sfrutamento da schiavi da parte dei boss del crimine economico, ma anche con la paura con la quale accetta di vivere la comunità stessa.

Il Primo Ministro Berisha scambiò delle informazioni ed idee con l’economista Paulin Radovani, dicendo agli albanesi ed ai stranieri che gli affari puliti saranno promossi, mentre i sporchi saranno nel mirino della pura amministrazione. Se non possiamo dire che gli affari onesti dominano, possiamo dire che il crimine e la mafia economica hanno cercato di spostare gli affari puliti, essendo quest’ultimi uno sfondo dell’integrazione dell’Albania nelle strutture euro-atlantiche.

Infatti non comporta una novità se affermi che Radovani sin dagli inizzi del business, mentre l’Albania non aveva ancora esperienza, mirò ad una trasformazione, dove lungo gli anni si mostrò puntuale nel pagare gli obblighi doganali e le tasse, nonostante le strettezze delle strade curvate, basato sulla legge, ma grazie anche ad un coraggio intuitivo e professionalismo, riuscito così a trasformarsi in un promotore dello sviluppo economico di Scutari. Oggi tutti i lavoratori si sentono molto meglio che nelgi altri business. Pulizia, ambiente spaziosi, sicurezza tecnica, assicurazioni sociali, ricompense in occasioni di feste ecc., tutto questo parla, come parla la cultura, le persone bisognose, lo sport, la legge, il Premier stesso.

Visto dunque in rapporto con gli altri affari a Scutari, il peso degli obblighi è stato molto pesante per l’economista Radovani. Così, se molti affaristi a Scutari sono diventati capitalisti con le regole comuniste, Radovani lo è diventato con le regole democratiche.

Tu, lettore, potrai dire che le epoche hanno arruginito la giustizia, la bontà e la gentilezza. Noi diciamo “No!”. È il governo democratico che tutti coloro che hanno speculato con il sudore della gente comune, che hanno guadagnato miliardi in pochi anni, cominciando dal nulla, che hanno abusato nelle documentazioni, tasse e dogane, che hanno fatto quello che hanno voluto, saranno sul mirino dei controlli ed investigazioni e noi come giornale saremo aperti anche per le opinioni dei specialisti ed intelettuali , aiutando il Premier Berisha nello scoprire i legami della mafia con la politica.

Le condizioni e l’incoraggiamento ad una vita migliore erano le parole chiave del Premier nel calzaturificio “Filanto”. Ma, nel contesto del non appassimento delle parole e non lasciarle cadere come foglie secce, Scutari avra un aumento degli spazzi, poiché il governo italiano è interessato allo sviluppo della regione del Nord albanese.

Sokol Pepushaj

 

Si festeggia in grandezza a Scutari il 60° anniversario della Festa Nazionale dell’Italia

Il Console Roberto Orlando - il diplomatico dalla cittadinanza scutarina

Nella cerimonia organizzata nell’occasione di questa festa, il Console Orlando, con emozione, ha annunciato la fine del suo mandato a Scutari. Dopo 5 anni di carriera diplomatica più che di successo in Albania, dai quali 3 nella grande città del nord, continua la sua strada nell’Ambasciata d’Italia nella Gran Bretagna

Senza il minimo dubbio, dopo tre anni di carriera diplomatica ed un contributo non paragonabile per lo sviluppo del nord dell’Albania, il Console d’Italia a Scutari, Roberto Orlando, può essere considerato a tutti gli efetti un cittadino scutarino.

Tutto viene spontaneo, mentre con non poco dispiacere veniamo a sapere che nella sua lunga strada diplomatica, dopo tre anni di lavoro, Orlando lascierà il Consolato a Scutari per una notabile promozione professionale e carrieristica, verso l’Ambasciata d’Italia nella Gran Bretagna.

Infatti, tutto è stato reso noto nella festa nazionale dell’Italia, il 2 giugno, mentre nella tradizione fatta sin salla sua riapertura, il Consolato d’Italia organizò anche quest’anno un ricevimento di un livello altissimo. L’apprezzamento per il lavoro del Consolato e del Console Roberto Orlando, è stato notabile dalla grande partecipazione delle diverse autorità non solo della regione di Scutari, ma anche da altre regioni della giurisdizione della sede diplomatica.

Le emozioni di molti dei presenti s’intrecciarono con quelle dello stesso Console Orlando, mentre parlava nell’occasione davanti ai presenti. Per la prima volta, la voce gli tremava ed il viso rispecchiava speciali emozioni. Nonstante questo, come un diplomatico d’esperienza, egli è riuscito a presentare entro pochi minuti l’andamento del Consolato che ha diretto con tanta competenza e professionalità per 3 anni, anni che rimarranno nella memoria di tutto il popolo del nord albanese.

Come è naturale, egli ha cominciato con i ringraziamenti, che si sono volti ad un numero considerevole di individui e non solo, ma anche a dei diversi livelli sociali. Così, Orlando ha ringraziato per la collaborazione le autorità locali di tutti i livelli, augurando che una tale collaborazione possa continuare anche con il suo successore. Un altra riconoscenza è stata riservata dal diplomatico per le diverse associazioni, albanesi ed italiane, affaristi dei due paesi, che insieme hanno dato il via ad uno sviluppo notevole della nostra regione. Sicuramente, anche lo staff del Consolato, di un livello professionale veramente alto, non poteva mancare nell’agenda dei rigraziamenti del Console italiano. Comunque, dobbiamo sottolineare che è merito di Orlando anche la scelta di uno tale staff.

Durante questi anni, i media e i giornalisti hanno avuto un posto molto particolare in tutta l’attività del Consolato d’Italia. Nessuno dei giornalisti presenti nei festegiamenti poteva contradire un nuovo spirito e del tutto trasparente con il pubblico, realizzato proprio grazie ad una collaborazione ed una strategia ben studiata dal Console Orlando. In questa direzione, egli fece un pubblico ringraziamento a tutti i media, metendo in evidenza non solo il professionalismo nel presentare il lavoro della sede diplomatica, ma anche la benevolenza espressa dai media. Orlando ha augurato che lo stesso possa avvenire con il suo successore, cosa che lo desidera anche il giornale “Shqipëria Etnike”.

In quest’ambito, una sorpresa molto interesante era il titolo concesso dai media. Nel nome della redazione del giornale “Shqipëria Etnike”, un giornale ormai conosciuto in tutto il mondo come l’unico giornale albanese in tre lingue, albanese, inglese ed italiano, il suo direttore, Sokol Pepushaj, ha consegnato al Console Orlando un diploma, “Amico dei Giornalisti”. La motivazione di questo diploma non mostrava altro che una piccola parte del contributo innegabile di questo italiano che ormai lo prenderà anche come una parte dall’ottenuta cittadinanza scutarina. In questo diploma è stato apprezzato il raporto brilante che il diplomatico ha creato in questi anni con i giornalisti e i media, ma nello stesso tempo anche il contributo in tutti i campi, concentrandosi anche nella cultura e l’avvicinamento tra l’Italia e Scutari. Vale la pena di menzionare che è il secondo diploma di riconoscimento che Orlando ha ricevuto dai giornalisti, dopo quello accordatosi dall’Unione dei Giornalisti Professionisti del Nord (UGPV). Noi siamo coscienti che egli merita molto di più. È stato trasparente ed un nostro amico. Durante la cerimonia, siccome il discorso andava allungandosi, il collega Pepushaj mi disse in albanese: “Allonaniamoci, perché ha altro da fare”. Io gli risposi: “No!”, dopo che Orlando ridette ed apprezzò il nostro atto.

Durante la cerimonia organizzata non sono mancati gli onorefici per figure che hanno dato un contributo nella società scutarina ed albanese. Questa volta due cittadine italiane, e proprio Silvana Vignali, direttrice del Progetto “Speranza” e la prof.ssa Ester Romagnoli, lettrice presso l’Italianistica nell’Università “Luigj Gurakuqi” di Scutari, hanno meritato pienamente la medaglia della “Stella di Solidarietà Italiana”, concessa dal Presidente della Republica Italiana, Carlo Azzelio Ciampi, dopo le proposte del Console Orlando. Mentre è stato apprezzato il contributo della Vignali nell’integrazione delle persone disabili ed il contributo della Romagnoli nel servizio dell’educazione scutarina, le due signore hanno rivolto molto gentilmente i loro ringraziamenti al Console Orlando, non solo per la proposta delle loro candidature, ma anche per il contributo dato negli anni del servizio diplomatico in Albania. Questo per la parte ufficiale dell’attività. Dopo, accompagnati dal suono della banda militare di Tirana ed un cocktail, tutti i presenti hanno potuto conversare liberamente e scambiare opinioni.

Come buon conoscitore dell’attività di questo Consolato e del Console Orlando, è difficile in un solo articolo includere 3 anni d’intenso lavoro. Mentre dalla sua venuta alla guida della sede diplomatica, tra le priorità della sua attività diplomatica erano la promozione dello sviluppo sociale-economico, dello business e della cultura, in servizio dell’avvicinamento tra i due popoli, possiamo dire che Orlando ha sorpassato tutte le aspettative. Tra i risultati più recenti è il progetto del “Parco industriale” a Koplik di Malësi e Madhe. Dobbiamo ammettere che era l’insistenza del Console, sostenuto fortemente anche dall’Ambasciatore a Tirana, Attilio Massimo Iannucci, che ha portato all’approvazione di queto progetto come collaborazione con la Regione Puglia, invitando anche altri affaristi potenti italiani. Un contributo indimenticabile ha dato Orlando ed il suo staff, per la cultura, organizzando tante attività serie e fruttuose che hanno vivificato la vita culturale-artistica di Scutari ed oltre.

Come cittadini di Scutari, ma anche come giornalisti non possiamo non esprimere il nostro dispiacere per il silenzio delle autorità locali verso l’attività del Console Orlando. Il suo predecessore, Stefano de Leo, il quale dev’essere detto che lasciò Scutari con non poche polemiche riguardo alla trasparenza del suo lavoro, è stato presentato nel Consiglio Comunale di Scutari proposto per il grande titolo di “Cittadino d’Onore”. Il motivo per questo titolo in quei tempi erano i rapporti privati e con interessi stretti di alcuni dei consiglieri con de Leo e nient’altro. Mentre, per un contributo notevole e grande a favore dello sviluppo della regione, ammesso da tutti anche dalle autorità stesse, mai menzionato nei media per male (un caso unico questo), nessuno si è ricordato almeno di dargli un titolo di “Riconoscenza”, al minimo. Finché non è troppo tardi, tramite quest’articolo proviamo ad invitare i cittadini ed una parte dei consiglieri, poiché c’è ancora tempo per correggiere uno sbaglio, che non vogliamo credere sia stato fatto aposta. Non bisogna far altro che girarsi indietro e camminare nei tre anni del mandato di Orlando e si troverànno non centinaia ma migliaia di motivi per proclamarlo “Cittadino d’Onore” di Scutari. Il nostro giornale vi garantisce che guadagnerete molti punti facendo un atto che materializza il desiderio di tutta la comunità del nord albanese, di quelli ai quali chiederete il voto.

Ormai ancora poche settimane o mesi e l’amico dei giornalisti e dei media, ma anche di Scutari e degli scutarini, dell’Albania e degli albanesi, si allontanerà verso l’Ambasciata del suo paese nella Gran Bretagna. È un vero piacere per lui, una ricompensa per una carriera diplomatica mai macchiata. Anche noi ne siamo orgogliosi poiché la modesta Scutari ha influenzato a mettere in evidenza le capacità diplomatiche di Orlando. Siamo anche spiacenti, come disse lo stesso Orlando nella la sua parola, ma la diplomazia ha le sue regole.

Tra i media, e in particolare tra “Shqipëria Etnike”, e il Consolato d’Italia a Scutari sono stati creati dei rapporti molto buoni di lavoro e reciproca collaborazione. Ormai sono stati fatti i primi passi verso il loro continuo rafforzamento. Noi siamo pronti a continuare la stessa linea, ma molto dipende dal successore del Console Roberto Orlando. Ci auguriamo e speriamo che la collaborazione venga approfondendosi anche se per essere realistici sembra difficile dopo un esperienza che abbiamo avuto con Orlando per tre anni. A quanto sembra, la sua posizione nell’Ambasciata a Tirana, come addetto alle relazioni con i media, ha influenzato in questa direzione. È stato un diplomatico forse irripetibile. Non possiamo dire altro che augurare una lunga carriera di successo a Roberto Orlando nella Gran Bretagna, e perche no, che un giorno possa tornare non solo a Scutari, ma anche nell’Ambasciata a Tirana. Noi abbiamo ottenuto un amico, il quale rimarrà tale per tutta la vita. Pensiamo che anche Orlando ci considera tali.

Blerti Delija

Presidente dei Giornalisti dell’Albania del Nord

 

Roberto Orlando

Nato a Corsano (Lecce), il 27.4.1969. Laurea in Letteratura Contemporanea presso l’Università di Pisa, Scuola Normale Superiore. Nel 1997 consegue il Dottorato di Ricerca presso l’Università di Lecce. Previo esame di concorso nominato Volontario nella carriera diplomatica nel 1998. Come Segretario di Legazione nel 1999 viene assegnato all’Ufficio VI della Direzione Generale per gli Affari Politici, competente per la Russia e i Paesi dell’Est, successivamente all’Ufficio III presso la Direzione Generale per i Paesi dell’Europa. Secondo Segretario a Tirana nel 2001, con mansioni di stampa/cultura e cooperazione decentrata, ivi confermato in qualità di Primo Segretario nel 2002. Assume l’incarico di Console a Scutari il 9 giugno 2003.