nr. 118 / 7 qershor 2008
Il comune di Forlì
realizza il programma 2.000.000 Euro per le politiche per i bambini in
pericolo John Withers, l’ Ambasciatore Americano in Albania,
si è espresso con forti toni, nella riunione di alcuni giorni fa’ con gli
ambasciatori stranieri in Tirana, riguardo l’eseguimlento della strategia
dell’Albania nella guerra contro il traffico degli esseri umani, in
particolare dei bambini. Bisogna dire che non solo di fronte alle critiche,
ma come responsabilità e strategia del gov Sokol Pepushaj Il discorso del
console Stefano Marguccio nella Festa Nazionale Italiana Italia vicino al’
Albania nei momenti di crisi ma anche di calma E’ con una certa emozione che torno a rivolgermi a
voi nella giornata della Festa della Repubblica. Innanzitutto porgo il mio saluto alle Autorità
civili e religiose che oggi ci onorano con la loro presenza; ai rappresentanti
istituzionali; e naturalmente ai cittadini italiani coi quali abbiamo
condiviso un altro anno di vita nell’Albania del Nord. Il 2 giugno del 1946 dopo 85 anni di monarchia
l’Italia decise, con un referendum, di diventare una Repubblica, uno Stato
nuovo intenzionato a costruire il suo futuro su fondamenta nuove di libertà e
di solidarietà. Questa sera è soprattutto di queste fondamenta che
vorrei parlarvi. Si celebra infatti il sessantenario della nostra
Costituzione, un’occasione per tornare a riflettere su un testo straordinario che ha saputo
condensare le posizioni, a volte in contrasto, di chi ha fondato la nostra
Repubblica.
Per nostra fortuna l’Assemblea Costituente del 1948
ha redatto la Costituzione pensando al futuro e rileggendone il testo si
trova un programma di governo e di vita ambizioso e generoso, attuale oggi
come sessant’anni fa. Nei primi articoli, quelli dedicati ai principi
fondamentali, si dà centralità al lavoro e ai doveri di solidarietà, si
invita lo Stato ad abbattere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza
tra i cittadini, si sancisce il valore sociale della professione di ognuno,
indicando come il lavoro non serve solo ad arricchirci, ma è un dovere
personale per contribuire al progresso materiale e spirituale della società,
si condanna la guerra di offesa e si sancisce un impegno a cercare, assieme
agli altri Stati del mondo, la pace e la giustizia. Questi principi fondamentali dovrebbero essere i
principi di ognuno di noi, di ogni cittadino italiano, principi laici che si
innestano a rafforzare quelli morali e spirituali che ognuno porta nel cuore
secondo le sue convinzioni e sensibilità. In Albania ho visto testimonianze ogni giorni di
questi valori da parte dei nostri religiosi, dei cooperanti, delle forze
militari, dei semplici cittadini che lasciano la loro casa per aiutare i più
deboli di questo Paese: i sordi, i giovani disoccupati, gli emigranti e dei
nostri imprenditori che con i loro investimenti contribuiscono allo sviluppo
e portano una nuova mentalità. Anche il nostro Governo ha speso decine di milioni
di euro nel nord dell’Albania sia nei momenti di crisi che nei momenti di
tranquillità ed è vicino ogni giorno alle Istituzioni locali per promuovere
rapporti sempre più stretti tra i nostri Paesi, anche attraverso il Consolato
d’Italia a Scutari Per parte mia spero che i sessant’anni della
Costituzione ci servano a riconsiderare questi principi e a viverli sempre di
più assieme, trovando dei momenti comunitari e di confronto affinché la
comunità italiana del nord dell’Albania diventi una vera comunità sempre più
unita e solidale. Fin da ora do il mio sostegno ad ogni iniziativa che si
vorrà prendere per aiutarci a stare più assieme. Questo 2008 sembra volerci regalare espressioni
concrete della solidarietà tra Italia e Albania. Entro la fine di questo mese infatti i Ministeri
albanesi preposti emetteranno i bandi di gara per l’assegnazione dei lavori
della strada Scutari- Hani Hoti e per la gestione del distretto industriale
di Koplik. Due progetti finanziati dall’Italia di cui si parla da anni
vedranno finalmente la luce. Sono previsti importanti investimenti nella zona
di Lezhe e Shen Gjin per non parlare dell’Accordo di Facilitazione, entrato
in vigore il primo gennaio, che ci sta facendo lavorare a ritmi serratissimi
e che ci ha fatto emettere ad oggi quasi più visti di quanti sono stati
emessi nell’intero 2002. Il Nord dell’Albania è infine anche al centro di una
strategia di rilancio della presenza della Cooperazione Italiana. Il
Ministero degli Affari Esteri ha infatti approvato il finanziamento di cinque
nuove iniziative nel campo socio educativo e socio sanitario per un valore
totale di circa 4 milioni di euro. Progetti che a breve verranno inaugurarti
per dare attenzione ai diversamente abili, ai non udenti, a tossico e alcol
dipendenti, ai disoccupati e che contribuiranno anche a migliorare i servizi
dell’Ospedale di Scutari. La nostra vita assieme nell’Albania Settentrionale è
intensa e se ripenso all’anno passato mi vengono in mente così tanti segni
della vicinanza con l’Italia che dovrei tenervi mezz’ora ad ascoltarmi, ma
oggi è un giorno di festa quindi mi avvio alla conclusione di questo
intervento con i ringraziamenti ed una piccola cerimonia. Innanzitutto i miei ringraziamenti vanno allo staff
del Consolato che ha saputo affrontare con professionalità e spirito di
servizio questi mesi in cui il lavoro si è raddoppiato. A loro il mio elogio
e l’invito a tutti voi presenti ad apprezzare il loro contributo nella
consapevolezza che se vi è qualche disservizio è dovuto per lo più all’incredibile
mole di lavoro che affrontano essendoci trovati d’improvviso a trattare da
una media di 6000 pratiche all’anno a più di 13000. In particolare voglio
ringraziare pubblicamente la Signora Laura Di Bernardo che non avremo più il
piacere di avere con noi il prossimo 2 giugno visto che si trasferirà in Sud
Africa. Di lei voglio sottolineare la solerzia, i sabati e le serate in
ufficio fino a tardi, la gentilezza, la sensibilità e l’affidabilità. Ringrazio poi il Maestro Trempci che ha voluto allestire
oggi in Consolato una mostra che ha portato al Vittoriano di Roma, che è un
inno all’arte e alla natura e spero sia uno stimolo per tutto noi che
abitiamo in Albania ad apprezzarne la sua bellezza e a prenderci cura della
tutela del suo paesaggio troppe volte deturpato dai rifiuti e dall’incuria. Infine vorrei chiamare qui assieme a me il Preside
Shiroka, la Professoressa Rossetto, il Professor Chiaretti, il Professor
Cremonini, Meglan Xhetani, Arnisa Draga e Arthur Prenga. Come sapete da anni alcuni docenti italiani lavorano
all’interno del Liceo Shejnaze Juka, il loro lavoro è un lavoro
importantissimo per avvicinare culturalmente i nostri Paesi, un lavoro che
svolgono con una passione e una dedizione straordinaria, in un contesto
lavorativo spesso difficile. Vorrei cogliere quindi questa occasione per
presentarvi, assieme al Preside Shiroka questi tre ragazzi, i migliori
dell’ultimo anno a cui consegno un premio: un buono per un’agenzia viaggi che
sia di buon auspicio per il loro futuro. Salutiamoli con un applauso per loro e per la
Professoressa Rossetto e il Professor Chiaretti che il prossimo anno non
saranno a Scutari, anche a loro i miei complimenti e i migliori auguri. E’ giunto dunque il momento della
Festa e dello stare assieme e colgo l’occasione per ringraziare il Consiglio
Comunale di Scutari che ha deciso, nonostante io non sia ancora in partenza,
di conferirmi il titolo di cittadino onorario, una decisione che mi lusinga e
che considero un riconoscimento per tutto il Consolato del fatto che non
lavoriamo A Scutari ma PER Scutari. Voglio brindare dunque alla salute di
questa città e di tutto il Nord, all’Italia e all’Albania, che presto saranno
oltre che amici, alleati nella NATO. da Stefano Marguccio Console d’ Italia a Scutari |