koka

nr. 33 / 15 tetor 2002

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Nano vicino alle dimissioni, Primo Ministro una puttana.

Nella dodicenne politica ce ne sono due fattori: il fattore Nano ed il fattore Berisha. Siccome le cose vanno male, specialmente in questi ultimi cinque anni, proviamo ad analizzare il secondo prima del primo, il brutto più del buono.

Nessuno può negare che l’ex-Presidente Albanese, oggi capo di successo dell’opposizione, è un extraversionista, con il quale si intende un impulsività, vivacità, azione e socialità.

Mentre Fatos Nano si distingue come un neuroticismico, quindi riflette stabilità emozionale, ha mostrato calma e nervi, non combacia con gli altri; un leader colto e pazzo.

In poce parole quindi, l’azione intelligente ed onesto e la socialità anché con quelli che non meritano collaborazione, per una strategia che si decifra come buon futuro per gli Albanesi, l’opposizione con i schizofrenici eclettici, sta accelerando la caduta di nuovo del governo “Nano 4”.

Poco importa se ci piace o no, infine però siamo testimoni oculari che altre tre volte, quando l’opposizione è stata vicina ad una presa del potere, Fatos Nano da un “pazzo” è diventato un “calmo” dicendo:

-Io non vado bene come Primo Ministro, mettiamo uno più accettabile – e ci ha servito o un Meta, o un Majko oppure di nuovo un Meta, come in scena: “uno, due, tre, prova technica”.

Ha agito così, poi ha mostrato i denti ridento ad alta voce, mostrando il gomito al popolo.

Questo popolo si è fatto imbrogliare, si è convinto, forse involontariamente.

Quelli al potere, che un volta facevano un buon stato, ha sempre gridato:

-Questo è uno stato criminale, comunista, ladro, imbroglione, - ed ha lasciato intendere al popolo che si trova lì, quando questo popolo non saprà più resistere e che, purtoppo o per fortuna questa realtà è venuta.

Forse abbiamo portato delle scene un pò ironiche, ma non è ironia il fatto che Mero Baze “emette” una ... dal di dietro, abbaiando come un cucciolo per democrazia, proclamando ad alta voce il prolungamento dello stato comunista, mentre il pensiero dello Sindaco di Scutari, Ormir Rusi, il quale è indubbiamente il più riuscito nell’intera storia di questa città, per l’ampliamento degli spazi per dare quello che serve alla comunità, allungando il mandato del governo locale, lo ha sconsiderato? Baze e molti altri non ci sono mai stati a Scutari. Baze e molti altri non sapevano che Scutari annegava con una mezzora di pioggia, mentre questa volta, con tutti quelle pioggie insolite, non ha avuto danni, grazie ad un lavoro davvero notevole nelle canalizzazioni e le strade.

Ma quali sono i “canali” dell vie politiche?

1. Il nostro Presidente del Consiglio è un tipo un pò guerrigliero.

2. Non ci sono mai state elezioni vinte in Albania, mentre Nano èra Primo Ministro.

3. L’opposizione è più forte e più affidabile.

Vogliamo dire che Nano si allontanerà, minacciando apparentemente i suoi colleghi per fare l’impossibile, la ripresa dei freni dello stato, senzaltro per salire di nuovo al capo dell’esecutivo, come se lo stato fosse un cavallo.

In un tale pantano delle azioni emozionali, siccome tutti i ministeri e le direttorie delle direttorie, l’intero aparato statale, tutti i diplomatici, tutte le decine degli uffici di polizia nelle città, tutte stano vendendo i passaporti con un prezzo di un milione di lek, gira voce che tengono vicino molte segretarie che hanno acettato delle scene vergognose nelle instituzioni e per tali immorali scandali, con una decisione del governo, il sesso feminile ha tolto le minigonne ed ha messo pantaloni per nascondere il grasso e mostrare le linee più affascinanti, ti viene in mente l’idea che come Primo Ministro sarebbe molto adatta una Puttana.

In fin dei conti, il popolo non avrebbe più detto:

-Siamo colmi di ladri, contrabandisti, cameleonti...

Quindi, in questo inizio della fine, lo stato avrebbe il suo vero l’aspetto.

Editoriale di Sokol Pepushaj

 

Il ponte di Buna e stato fatto crollare dai clan mafiosi. L’esistenza del lobo filo Afganistan sta frenando la trasparenza.

-Perché la polizia ha dichiarato che la betoniera èra vuota e con un peso di 8 tonnellate, mentre in realtà il peso è più di 12 tonnellate, e quella caduta assieme al ponte èra di 25 tonnellate?!

-Perché il Sindaco Ormir Rusi non ha mai cercato, così come la polizia di trovare i responsabili del crollo?

-Perché la Procura non apre delle indagini per quelli che hanno causato il crollo, oppure doveva morire qualcuno?

-C’e forse un collegamento tra qualché membro dell’amministrazione “Rusi” con il crollo del ponte di Buna e perché il deputato Ferid Hoti strilla, mentre non si rivolge alla Procura!

Tutti i media, sotto la pressione dell’opinione pubblica, che domandava veloce ricostruzione, e delle autorità locali, hanno soltanto fatto vedere il crollo di una delle parti del ponte di Buna nel limite di tempo fine settembre-inizio ottobre. Ma quali èrano le cause che hanno portato ad un evenimento mediatico indesiderabile per Scutari?

All’inizio èra il Sindaco di Scutari, Ormir Rusi, quello che chiese ai media di non occuparsene dei responsabili. Lo stesso, per di più davanti alle telecamere, lo chiese anché il Ministro dei Trasporti, Spartak Poçi, venuto con urgenza nella città di Scutari. L’unico ad alzare la voce èra il deputato Ferid Hoti, il quale, a quanto sembra cercava di attaccare più Rusi, che preoccuparsene dei responsabili. Come lo stesso Sindaco lo affermò, Hoti aveva sognato di diventare Primo Cittadino di Scutari, mentre cercò di sfruttare l’occasione per ataccare Rusi.

La verità è diversa riguardo ai responsabili e l’accaduto in generale. La colpa per il crollo del ponte è totalmente della betoniera, che verso le 8.30 di quel giorno, stava passando sopra il ponte di Buna. Il suo peso di circa 8 tonnellate, come dichiarato dalla polizia stradale, e falso. La stessa betoniera, poiché a Scutari ce ne sono soltanto due tali, pesa senza carico oltre 12 tonnellate. I testimoni oculari, affermano che èra con carico, poiché il mecanismo girava, mentre andava. Il peso totale, in queste condizioni è di 25 tonnellate, mentre la capacita massima èra di 10 tonnellate e i commenti sono invani. Me perché la polizia mente? È semplice, il rispettare della capacità del ponte di Buna doveva essere eseguita dalla polizia stradale, cosiché gran parte della responsabilità cadeva sulla direzione della polizia di Scutari. Questo è il primo anello di un mecanismo di peccatori. Come avrete notato, più di una volta il Sindaco Rusi si rifiutò di determinare i responsabili per il crollo del ponte di Buna. Egli non aveva alcuna responsabilità diretta o indiretta su questo, ma cos’è che gli ha impedito di cercare i responsabili e allo stesso tempo sopportare gli insulti del deputato Hoti? Dobbiamo tornare un pò indietro nel tempo, al crollo del ponte. La betoniera apparteneva ad una delle ditte della nostra città. I media di Tirana hanno cercato invano didare la colpa al conducente del mezzo, il quale con quell lavoro manteneva la famiglia, ed in fin dei conti, eseguiva un ordine dei direttori della ditta. Ma qual’è il collegamento di Rusi con la ditta della betoniera che fece crollare il più importante ponte del Nord Albania?

Il nome della ditta è il cognome di uno dei membri dell’amministrazione Rusi, inoltre si sparla che sia anche un collaboratore del Primo Cittadino di Scutari in molti affari puliti. Per salvare il suo uomo dalla responsabilità diretta, e perché no da quella penale, Rusi risuscì ad ottenere il silenzio anche del Ministro Poçi, del Prefetto Leqejza e qualché altra distinta autorità. Quì sembra finire il ciclo, ma di fatto doveva entrare in mezzo la Procura. L’organo d’accusa si mette al lavoro dopo una denuncia, la quale anché perché il deputato Hoti gridò, si arrabbiò e si rallegrò per l’avveramento della sua profezia, l’eletto di Scutari non s’azzardo a depositare i documenti alla Procura. Tutti i fattori-attori, sono colelgati in uno degli interessi ed investimenti in mezzo della città. In speciali occasioni, la procura può aprire da sola un caso penale, quando ha in mano degli elementi, figuriamoci poi nel caso del ponte di Buna, avendo cosi in mano la parte crollata e la betoniera. Anche l’organo d’accusa è parte della stessa catena per nascondere la responsabilità sul crollo del ponte di Buna. Se qualcuno sarebbe morto durante il crollo, molte persone marcirebbero in prigione, ha detto uno dei procuratori, lasciando intendere che l’accusa aspettava che ci fossero dei morti per fare il proprio dovere funzionale. Anche i media locali audio-visivi, non hanno il coraggio di alzare la voce per fare uscire la verità alla luce del sole. L’insicurezza dei giornalisti e l’esistenza di questo potente lobo che ha un cognome collegato alla guerra in Afganistan, frenano anché questa possibilità di trasparenza. Solo “Shqipëria Etnike”, come sempre, non esita a fare uscire la verità, invitando gli organi competenti a cominciare il lavoro, poiché non è tardi. La betoniera non è stata ancora estratta, mentre due mezzi dell’esercito sono caduti a Buna mentre cercavano di muoverlo. Se la verità venisse alla luce, oltre al ponte di Buna sarebbero venuti fuori altri affari, gran parte dei quali sono sporchi. Non ci compiaciamo nella condanna degli altri, poiché notate che nell’editoriale di questa edizione, il direttore del giornale ha parlato bene sul Municipio ed il Sindaco Rusi, però con l’uscita della nuda verità agli’occhi di tutta Scutari e i scutarini, le facciamo un servizio, affinché quando le prossime elezioni verranno, ci pensino prima di dare il voto.

Albert Vataj, Vasel Gilaj